Papa Francesco: non dividere ma condividere
I media mettono in relazione le parole del Papa con le ultime dichiarazioni di Mons. Ganswein che hanno comunque suscitato perplessità tra cardinali e vescovi.
Redazione (10/01/2023 11:52, Gaudium Press) I media, sempre preoccupati di ‘deliziare’ il pubblico con le notizie più recenti e sensazionali, tengono d’occhio ogni parola del Papa dopo la morte di Benedetto XVI.
Domenica scorsa il Pontefice ha pregato e meditato l’Angelus in Piazza San Pietro, concentrandosi sul Battesimo del Signore, la festa liturgica del giorno.
Quando Gesù Cristo si reca al Giordano per farsi battezzare dal Battista, è “la prima volta che Gesù appare in pubblico dopo la sua vita nascosta a Nazareth”, ha introdotto il Papa.
Perché essere battezzati? “Lui, che è il Santo di Dio, il Figlio di Dio senza peccato”. “Facendosi battezzare da Giovanni, Gesù ci rivela la giustizia di Dio, quella giustizia che è venuto a portare nel mondo”, cioè, fondamentalmente, a rendere l’uomo giusto, cioè buono. Gesù “è venuto a prendere sulle sue spalle il peccato del mondo e a scendere nelle acque dell’abisso, nelle acque della morte, per riscattarci e non lasciarci annegare”.
Il Papa ha citato il suo predecessore, quando Benedetto XVI aveva affermato che “Dio ha voluto salvarci andando lui stesso in fondo all’abisso della morte, affinché ogni uomo – anche chi è caduto così in basso da non vedere più il cielo – possa trovare la mano di Dio da afferrare per uscire dalle tenebre e rivedere la luce per cui è stato creato” (Omelia, 13 gennaio 2008).
Ma il Pontefice ha anche sottolineato, alla fine della sua meditazione, che siamo chiamati a esercitare questa giustizia misericordiosa nei nostri rapporti con gli altri “non dividendo, ma condividendo. Non dividere, ma condividere. Facciamo come Gesù: condividiamo, portiamo i pesi degli altri invece di spettegolare e distruggere, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda”.
“Chiediamoci: sono una persona che divide o che condivide? Riflettiamo: sono un discepolo dell’amore di Gesù o un discepolo del pettegolezzo che divide? Il pettegolezzo è un’arma letale: uccide, uccide l’amore, uccide la società, uccide la fraternità. Chiediamoci: sono una persona che divide o una persona che condivide?”.
Molti media italiani hanno voluto vedere nelle parole del Pontefice un riferimento a Mons. Georg Ganswein, segretario personale di Benedetto XVI, che negli ultimi giorni è stato molto sotto i riflettori, non solo per la sua vicinanza al Papa tedesco, ma anche per le dichiarazioni in cui mostra punti di contrasto tra lui e Benedetto con Papa Francesco.
Mons. Ganswein ha detto tra l’altro, nei giorni scorsi – o è stato pubblicato quanto dice nel suo libro di prossima uscita – che il Papa emerito ha letto ‘con dolore nel cuore’, la revoca della sua distensione verso la celebrazione della liturgia preconciliare; che lui, Mons. Ganswein, è stato sommariamente e de facto licenziato da Francesco dalle sue funzioni di Prefetto della Casa Pontificia con le parole “lei rimane Prefetto, ma domani non torna al lavoro”; che Papa Francesco non ha accettato il desiderio espresso da Benedetto XVI di affrontare la deleteria ideologia gender.
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