Terremoto in Turchia: la statua della Madonna rimane integra dopo il crollo della cattedrale
Finora sono stati confermati più di 5.000 morti a causa del terremoto e le squadre di soccorso continuano a lavorare per salvare i sopravvissuti rimasti intrappolati.
Redazione (08/02/2023 13:52, Gaudium Press) Il forte terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito la Siria e la Turchia lunedì scorso, ha provocato una gravissima situazione di distruzione e morte, in entrambi i Paesi. Finora sono stati confermati più di 5.000 morti e le squadre di soccorso sono alacremente al lavoro per salvare i sopravvissuti ancora sepolti nelle migliaia di edifici abbattuti dal sisma.
Situazione apocalittica
Anche il vescovo di Aleppo dei Caldei (Siria), Mons. Antoine Audo, ha parlato delle sofferenze degli abitanti del Paese. “Stanotte dormiremo all’ingresso del vescovado o da qualche altra parte, vedremo cosa fare. C’è una grande paura, ci sono danni ovunque, anche nella cattedrale. Le biblioteche sono andate distrutte, le case sono crollate: è una situazione apocalittica”, ha lamentato.
Un faro di speranza nella misericordia della Madre di Dio
Di fronte a questo scenario apocalittico, un avvenimento carico di simbolismo emerge come un faro di speranza, nella misericordia della Madre di Dio. Sebbene la Cattedrale dell’Annunciazione, la chiesa principale del Vicariato Apostolico dell’Anatolia ad Alessandretta, sia andata completamente distrutta, la statua della Madonna è rimasta del tutto intatta tra le macerie.
Con l’aiuto di Dio saremo in grado di ricostruire tutto.
Il fatto è stato riportato dal padre gesuita Antuan Ilgit, giunto sul posto per celebrare una santa Messa. “Ora sono le ‘pietre vive’ che hanno bisogno di attenzione, e con loro, con l’aiuto di Dio, saremo in grado di ricostruire tutto. Condividiamo tutto quello che abbiamo per oggi e non sappiamo per domani; siamo tutti nella sala mensa più accessibile dove celebriamo anche la Messa! Ho portato dalla Cattedrale la statua della Madonna. E questa immagine sarà la nostra forza e con Lei affronteremo tutto”. (EPC)
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