Come ricevere l’indulgenza plenaria durante la Quaresima
Durante i quaranta giorni che mancano alla Pasqua di Risurrezione ci sono sei modi per “approfittare” delle indulgenze concesse in questo periodo.
Redazione (24/02/2023 12:37, Gaudium Press) Il periodo della Quaresima, iniziato con il Mercoledì delle Ceneri, è un tempo di conversione e un invito a incrementare la pratica della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, ma è anche un’occasione propizia per ricevere l’indulgenza plenaria.
Secondo il Manuale delle Indulgenze Enchiridion Indulgentarium della Penitenzieria Apostolica, l’indulgenza “è la remissione davanti a Dio della pena temporale per i peccati già cancellati come colpa, che il fedele cristiano, debitamente disposto e adempiendo a certe e determinate condizioni, ottiene con la mediazione della Chiesa, la quale, come amministratrice della redenzione, distribuisce e applica autorevolmente il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi”.
L’indulgenza può essere parziale o plenaria, cioè allevia in tutto o in parte la pena temporale dei peccati e può essere applicata per sé o per i fedeli defunti ma non per altri ancora in vita.
L’indulgenza plenaria si può ottenere una sola volta al giorno ed è necessario che il fedele escluda ogni affetto per il peccato, anche veniale e l’adempimento di tre condizioni: accostarsi al Sacramento della Riconciliazione, alla Comunione Eucaristica e alla preghiera per le intenzioni del Santo Padre. Una sola confessione sacramentale è sufficiente per ottenere diverse indulgenze plenarie.
Come si possono ottenere queste grazie durante la Quaresima?
Durante i quaranta giorni che mancano alla Pasqua di Risurrezione ci sono sei modi per “approfittare” del dono delle indulgenze:
La pratica della Via Crucis ogni venerdì di Quaresima.
Attraverso la Via Crucis, vengono rese attuali e presenti le sofferenze vissute da Gesù nel tragitto dal palazzo di Pilato, dove fu condannato a morte, al Monte Calvario, dove diede la vita per la salvezza degli uomini.
Per ricevere l’indulgenza è necessario che la pia preghiera della Via Crucis sia fatta davanti alle 14 stazioni propriamente stabilite, alle quali normalmente sono aggiunte immagini rappresentative insieme a pie meditazioni e preghiere vocali.
Se la meditazione della Via Crucis viene fatta pubblicamente, richiede lo spostamento da una stazione all’altra e, se il movimento non può essere fatto da tutti, è sufficiente che chi guida l’esercizio si muova da una stazione all’altra.
Adorazione del Santissimo Sacramento per mezz’ora
Il fedele cristiano può ottenere l’indulgenza plenaria anche con l’Adorazione al Santissimo Sacramento per almeno mezz’ora, l’indulgenza è invece parziale se la visita è più breve; ma per entrambe è necessario avvicinarsi al Santissimo Sacramento con l’intenzione di adorarLo.
Pregare il Rosario in famiglia o in comunità
Un altro modo per ottenere l’indulgenza plenaria durante la Quaresima, e anche in altri tempi liturgici, è la recita del Santo Rosario. Secondo il Manuale delle Indulgenze, i fedeli possono ottenere l’indulgenza plenaria se recitano il Rosario in chiesa o in oratorio, in famiglia o in una comunità religiosa, così come in un’associazione di fedeli. L’indulgenza sarà parziale se la preghiera mariana viene fatta al di fuori di queste circostanze.
Lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora
I fedeli possono ricevere l’indulgenza plenaria anche se leggono e meditano le Sacre Scritture per almeno mezz’ora. L’indulgenza sarà parziale se il fedele cristiano vi dedica un tempo minore e comunque sarà necessaria la dovuta venerazione alla Parola di Dio e come fonte di lettura spirituale.
L’Adorazione della Santa Croce
Sebbene faccia parte del Venerdì Santo, viene concessa l’indulgenza plenaria al fedele cristiano che in questo giorno medita sulla Passione e Morte di Nostro Signore adorando piamente la Croce nella solenne azione liturgica.
Preghiera davanti alla Croce: “Guardami, o Gesù buono e dolcissimo”.
Esiste inoltre l’indulgenza plenaria per i fedeli che pregano piamente la preghiera “Guardami, o buono e dolcissimo Gesù” davanti all’immagine di Gesù Crocifisso dopo la Comunione in un qualsiasi venerdì di Quaresima. L’indulgenza è parziale se viene recitata negli altri giorni dell’anno.
“Guardami, o dolcissimo e buon Gesù: davanti a te mi inginocchio e con il massimo fervore dell’anima ti chiedo e ti supplico di imprimere nel mio cuore vivi sentimenti di Fede, speranza e carità, vero dolore per i miei peccati e ferma risoluzione di ripararli; mentre con grande affetto e dolore considero e contemplo nell’anima le tue cinque piaghe, avendo davanti agli occhi ciò che il profeta Davide ha già messo sulle labbra a tuo riguardo: “Mi hanno trafitto le mani e i piedi, potrei contare tutte le mie ossa” (Sal 21 (22), 17-18). (EPC)
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