Perché celebrare San Giuseppe?
Quest’anno 2023, la solennità di San Giuseppe sarà celebrata sabato 18 marzo per non farla coincidere con la IV domenica di Quaresima, il 19 marzo, data ufficiale della celebrazione
Redazione (10/03/2023 16:39, Gaudium Press) Nel corso dei secoli il Signore “ha mostrato la potenza del suo braccio” (Lc 1,51) contro i suoi nemici, inviando uomini e donne provvidenziali che hanno salvato il suo popolo attraverso eventi mirabili, in cui il fattore soprannaturale è sempre stato decisivo.
Tuttavia, in molte circostanze l’onnipotenza divina è stata preceduta da una lunga attesa, al punto che il Salmista esclamava: “Svegliati, Signore! Perché dormi? Svegliati! Non ci respingere continuamente” (Sal 43,24). E quando tutto sembrava perduto, l’intervento è arrivato in modo sorprendente, superando ogni aspettativa.
E un simile mistero si è realizzato con San Giuseppe. Dotato di ogni forma di eroismo e di audacia per difendere Gesù, solo in poche occasioni poté mostrare queste virtù nel loro molteplice dispiegarsi, poiché, di fronte al piano della Redenzione, dovette accettare con obbedienza e rassegnazione il disegno divino della morte del Salvatore. Egli, per così dire, immolò spiritualmente suo Figlio, acconsentendo al suo olocausto perché si compisse la volontà del Padre. Per questo motivo, queste qualità rimasero un po’ nascoste durante la sua vita, perché se le avesse utilizzate appieno, avrebbe evitato la Passione di Nostro Signore.
Una volta in Cielo, però, i veli di tenebre che coprivano la sua forza agli occhi degli uomini furono rimossi, rivelando progressivamente, dall’eternità, la forza del braccio di Dio attraverso l’intervento sempre più chiaro e decisivo del Santo Patriarca negli eventi.
Infatti, come il più grande dei santi uomini della storia, San Giuseppe gode, nella beatitudine, di un’udienza del tutto speciale e di un grande potere di intercessione a favore di coloro che ricorrono a lui. Grazie al suo stretto legame con il Corpo Mistico di Cristo, veglia su tutti i suoi membri, proteggendo gli innocenti e ottenendo il pentimento dei peccatori. Egli esercita questa autentica mediazione nell’ordine della grazia con generosità, efficacia e dominio, meritando come nessun altro il titolo di Patriarca della Chiesa cattolica.
Patriarca e Padre
Quando la Sacra Scrittura definisce qualcuno patriarca, sembra voler unire nella stessa persona le prerogative del padre e la grandezza del monarca. Come Adamo, Noè, Abramo, Isacco e Giacobbe, il patriarca è innanzitutto il primo di una numerosa stirpe. Egli rappresenta per i suoi figli la stessa paternità divina, in quanto può dedicarsi interamente ai suoi figli per salvarli, proprio come Noè dedicò la sua vita a costruire l’arca e a preservare, tra le acque purificatrici del diluvio, la vita degli eletti di Dio.
Ora, San Giuseppe è stato ufficialmente dichiarato Patriarca e Patrono della Santa Chiesa, un titolo che racchiude un significato profondo, non ancora chiaro agli occhi di tutti gli uomini. Infatti, la sua paternità è iniziata quando, accettando il concepimento del Figlio di Dio nel grembo di Maria, ha accolto Gesù come proprio Figlio, ed è stata ulteriormente rafforzata dal mandato divino di dare al Bambino il suo nome. Questo legame con il Verbo incarnato lo pone in una relazione molto stretta con la Chiesa, poiché, essendo padre di Cristo, San Giuseppe è anche padre del suo Corpo Mistico, dato che il Capo non può essere separato dalle membra.
Per questo motivo ha la più intensa dedizione e cura paterna per ciascuno dei battezzati, intercedendo continuamente affinché il soffio dello Spirito Santo li vivifichi e li conduca alla perfezione. Inoltre, come un buon padre, si prende cura delle necessità di tutti, corregge le loro colpe e i loro peccati e li difende dai nemici, specialmente dal diavolo e dalle sue insidie.
Tutto lo splendore, tutta la santità, tutta la bellezza della Chiesa; la meraviglia di tutti i Santi che sono stati, sono e saranno, sono simboleggiati in San Giuseppe. Altrimenti non avrebbe l’eccelso onore di essere il Patrono della Chiesa cattolica”.
In questo senso, si può tranquillamente affermare che quando la Chiesa ha avuto bisogno di un aiuto speciale di fronte alle difficoltà e alle persecuzioni, il suo Santo Patriarca è stato lì come un potente intercessore e un singolarissimo protettore, comunicando un irresistibile incoraggiamento ai soldati della Fede, al fine di vincere se stessi e sconfiggere gli avversari di suo Figlio Gesù Cristo.
Mons. João Scognamiglio Clá Dias
Testo estratto da ‘San Giuseppe: chi lo conosce’
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