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Introdotto un biglietto per le visite turistiche al Pantheon di Roma

La Diocesi di Roma destinerà i proventi dei biglietti ad attività caritative e culturali e alla manutenzione, conservazione e restauro delle chiese statali presenti sul suo territorio.

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Redazione (20/03/2023 14:40, Gaudium Press) Giovedì scorso, 16 marzo, è stato firmato un accordo tra il Ministero della Cultura italiano e il Capitolo della Basilica di Santa Maria dei Martiri (Santa Maria ad Martyres), nota come Pantheon. Si tratta di un tempio pagano che Papa Bonifacio VI trasformò in una chiesa dedicata a Santa Maria e a tutti i martiri.

L’accordo prevede il pagamento di un biglietto per i visitatori del Pantheon, che saranno ammessi solo al di fuori degli orari riservati alle funzioni liturgiche e alle attività pastorali, al fine di salvaguardare l’esercizio del culto all’interno della basilica.

In questo modo, l’accesso dei fedeli per partecipare alle attività religiose e di culto sarà completamente gratuito.

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Il comunicato della Diocesi di Roma, così recita: “Ritenendo peculiare il valore universale e l’unicità della struttura architettonica del Pantheon, che nel corso dei secoli ne hanno fatto un luogo di culto assolutamente unico, necessariamente aperto a un’ampia fruizione anche da parte di studiosi e ricercatori, concorda con l’introduzione del biglietto d’ingresso”.

Infatti, come si legge nell’accordo firmato, “per la sua singolare storia, Roma è titolare di un patrimonio artistico unico, fiorito in gran parte nel contesto dell’esperienza di fede cristiana e la città è meta di pellegrinaggi religiosi e vive grandi flussi turistici e la Chiesa di Roma, attraverso i suoi organismi pastorali, deve prendersi cura anche di chi a Roma cerca testimonianze di autentica bellezza e di una storia ricca di connotazioni cristiane, ma debitrice anche di altre tradizioni e culture”.

Il 70% del ricavato andrà al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che coprirà i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia, tenendo conto anche delle richieste di intervento che provengono dal Capitolo della Basilica; il 30% alla Diocesi di Roma, che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro delle chiese statali presenti in diocesi.

 

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