Sabato Santo: la fede gloriosa di Maria
Il Sabato Santo, mentre il corpo di Nostro Signore giaceva nel sepolcro, nell’anima di Maria operavano meraviglie di fiducia e di fede. Nel cuore di Maria, la Chiesa viveva in tutto il suo splendore.
Redazione (08/04/2023 15:12, Gaudium Press) Quando il corpo di Gesù fu deposto nel sepolcro, la Madonna tornò a casa con il discepolo prediletto.
Quando rimase sola, le terribili sofferenze del giorno Le piombarono addosso ancora una volta e sentì il peso di una grande solitudine.
A Maria la terra sembrava vuota, perché mancava Colui che riempie l’universo con la sua presenza. Ma attendeva fiduciosa la Risurrezione, convinta che sarebbe avvenuta presto in quanto Gesù gliel’aveva rivelata.
Il profondo dolore non aveva minimamente scosso la sua fede!
La figura del Messia glorificato
Quando giunse la notte di quel sabato, una luce cominciò a brillare nello spirito di Maria, ancora offuscato dalla prova. Per rendere più meritorio il suo martirio, Dio voleva che vincesse un’ultima battaglia nella sua anima.
Così come l’Incarnazione del Verbo era avvenuta nel momento in cui la Madonna aveva completato nella sua mente l’immagine del Messia sofferente e redentore, la Risurrezione sarebbe avvenuta quando avesse consumato nel suo cuore la figura del Messia glorificato ed esaltato.
E la stessa fiamma di fede che quel giorno aveva sostenuto il seme della Chiesa si sarebbe cristallizzata nella certezza della Risurrezione.
Pensò, pregò e meditò su tutte le glorie che suo Figlio avrebbe ricevuto per il compimento della sua missione tra gli uomini e, al termine di questa preghiera davanti a Dio, avvenne l’unione dell’Anima santissima di Gesù con il Corpo purissimo che riposava nel Santo Sepolcro.
Erano le tre del mattino della domenica.
La prima visita di Gesù dopo la Risurrezione
La luce emanata dal Sacro Corpo di Gesù durante la Risurrezione era così intensa da offuscare persino la luce del sole!
In pochi istanti Egli si trovò all’interno del sepolcro, dopo aver attraversato il sudario benedetto che lo aveva avvolto e che, oltre ad essere una preziosa reliquia della Passione, divenne una prova della Risurrezione.
Non ci sono parole nel vocabolario umano per descrivere la gloria di quella scena, circondata da un’atmosfera fatata di luci e canti angelici!
Una gioia immensa pervadeva lo spirito della Madonna perché, ancor prima di apparirLe, Gesù l’aveva visitata nel suo Cuore.
Si può dire che, se è misticamente morta con il suo Figlio divino ai piedi della Croce, è anche “risorta” con Lui il mattino di Pasqua.
Poichè Maria è il Paradiso di Dio, e quindi il Paradiso del Verbo incarnato, Egli desiderava iniziare da Lei un nuovo regime di grazie per il mondo, che avrebbe avuto come punto di partenza la clamorosa vittoria del bene, il più grande colpo ricevuto dal diavolo in tutta la storia: la Risurrezione!
Una convivialità piena di gentilezza e tenerezza
Poco dopo una forte luce illuminò l’oscurità della stanza di Nostra Signora e una presenza divina, insieme al buio della notte, scacciò definitivamente la prova nell’anima di Maria: era il suo adorabile Gesù, che era venuto ad incontrarla prima di chiunque altro!
Ad eccezione di alcuni Angeli che erano rimasti di guardia al Santo Sepolcro, Lo accompagnavano tutti i cori degli spiriti celesti, che intonavano intorno a Lui canti ineffabili mai uditi dalla Beata Vergine.
Raggi di luce chiarissima uscivano dalle ferite di Gesù e il Suo Corpo splendeva come il sole, irradiando intensamente la Sua divinità. Emozione, gioia e delizia infiammavano il Cuore di Maria. Se aveva sopportato le peggiori sofferenze che una madre potesse concepire, in quel momento la consolazione superava il dolore di tutte le spade che avevano trafitto la sua anima.
Non immaginiamo, però, un rapporto solo formale tra loro due: quell’ora unica nella storia fu piena di tenerezza e di dolcezza, perché Nostro Signore desiderava ardentemente consolare sua Madre per tutto quello che aveva sofferto.
La ricoprì di affetto, abbracciandola e baciandola molto affettuosamente. Maria, a sua volta, prese le mani di Gesù e volle baciare le sante Piaghe, per venerare in esse la Redenzione degli uomini.
Gloriosa testimone della Risurrezione
Superata questa prima impressione, poté ascoltare le prime parole del Figlio:
– Madre mia, gioisci!
– Figlio mio! Figlio mio divino! – rispose abbracciandolo.
Anche la Madonna desiderava manifestare la grandezza del suo affetto per Gesù. Poiché non le era stato possibile, per espressa volontà di Dio, consolarlo come avrebbe voluto durante la Passione, la sua anima era ancora trafitta dalla pena per le sue sofferenze.
L’atmosfera si riempì quindi di una benedizione incomparabile che superava persino quella della vigilia di Natale!
Quell’abbraccio fisico consisteva in un lungo intreccio di affetti, che per Maria si traduceva in un’estasi nel seno della Santissima Trinità. Ben al di là di un’estasi ordinaria, questo fenomeno elevò a un grado inimmaginabile la sua unione con Dio.
I due ebbero poi un lungo colloquio durante il quale Nostro Signore spiegò a Sua Madre molti aspetti che non le aveva ancora rivelato sul significato dei diversi momenti della Passione e sulla loro relazione con il futuro della Santa Chiesa. Questa convivialità benedetta durò circa tre ore e terminò al sorgere dell’alba.
Era nato il primo dies Domini della storia, col quale Gesù avrebbe iniziato la sequenza di apparizioni raccolte dagli evangelisti. Maria era stata scelta, prima fra tutti, come testimone gloriosa della Risurrezione.
Tratto, con adattamenti, da: Maria Santissima! Il Paradiso di Dio rivelato agli uomini. Di Mons. Scognamiglio Clá Dias, EP.
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