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Monastero di Montecassino può candidarsi come Patrimonio Unesco

 Otto monasteri benedettini italiani chiedono di essere inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

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Abbazia di Montecassino

Redazione (03/05/2023 17:13, Gaudium Press) La notizia è stata diffusa in occasione del voto del Consiglio comunale di Cassino, che ha deciso all’unanimità di aderire all’accordo sulla candidatura congiunta. Il documento è stato approvato lo scorso 26 aprile. Dopo la fase ministeriale, il progetto sarà sottoposto al parere dell’ufficio UNESCO di Roma. Il passo finale è la candidatura ufficiale e l’invio dei documenti a Parigi.

Secondo il sito dell’UNESCO, “sono stati proposti otto monasteri benedettini medievali, selezionati in tutta Italia, che, nel loro insieme, rappresentano un importante fenomeno culturale nato nella penisola italiana e diffusosi in tutta l’Europa medievale. La nomina nasce sulla base dell’esperienza monastica medievale in Europa e sul ruolo decisivo di Benedetto da Norcia e della sua Regola.  A partire dall’Italia si irradiò in tutto l’Occidente latino e diede origine a un monachesimo che incise profondamente sulla formazione intellettuale e politica dell’Europa, sullo sviluppo del patrimonio culturale, paesaggistico e artistico del continente.”

“Inseriti armoniosamente nell’ambiente naturale, i monasteri – complessi di per sé notevoli per la loro qualità architettonica e artistica – offrono un modello di convivenza, sviluppo sostenibile e conservazione dell’ambiente, fornendo un messaggio prezioso per la società contemporanea e per le generazioni future, che possono trarne i valori essenziali per la loro formazione umana e intellettuale.”

Gli otto monasteri sono: Montecassino, dove San Benedetto scrisse la Regola, che divenne la base di tutta la vita religiosa della cristianità occidentale; Subiaco, dove San Benedetto visse in isolamento all’inizio della sua vita religiosa; l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno; la Chiesa di San Pietro al Monte a Civate (Lecco); il complesso della Sacra di San Michele (Sant’Ambrogio, Torino), fondato da San Romualdo tra il 983 e il 987, il monumento vero e proprio fu costruito poi tra il 1099 e il 1131; il complesso di San Vittore alle Chiuse di Genga (1058-1098); l’ Abbazia di Sant’Angelo in Formis, nei pressi di Capua,  che presenta numerosi riferimenti alle prime basiliche cristiane di Roma e alla cultura orientale bizantina;l’ Abbazia di Santa Maria di Farfa, fondata intorno all’ultimo ventennio del VII secolo,  che divenne un monastero imperiale, protetto dalla dinastia carolingia.

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