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“Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti”, il presidente del PAMI, nega il castigo di Dio

Tuttavia, molte delle apparizioni mariane più recenti, come Fatima, Akita e La Salette, smentiscono Fra’ Stefano Cecchin.

 

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Immagine della Madonna di Fatima

Redazione (05/05/2023 14:43, Gaudium Press) Dopo le dichiarazioni fuorvianti dell’arcivescovo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, sul suicidio assistito, arrivano ora quelle di fra’ Stefano Cecchin, presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI), che ha affermato che “le apparizioni che parlano di punizioni da parte di Dio sono assolutamente false”.

Tali dichiarazioni sono state rilasciate dal frate francescano durante un’intervista al settimanale Alfa y Omega, dell’arcidiocesi di Madrid.

Il frate francescano afferma che la sua Accademia esamina le apparizioni mariane “con una lente di ingrandimento, in modo interdisciplinare, da una prospettiva scientifica”. “La commissione è composta da medici, avvocati, psicologi…Dobbiamo analizzare, ad esempio, la moralità dei veggenti, il loro stato fisico e psicologico o se ci sono condizionamenti o interessi esterni”.

Nel frattempo, afferma che uno dei criteri utilizzati dalla Pontificia Accademia per determinare se un’apparizione è falsa è “… ci sono dei segnali di avvertimento. Una madre vuole forse punire i suoi figli mandando loro malattie, morte..? Assolutamente no. Quindi le apparizioni che parlano di punizioni da parte di Dio sono assolutamente false”.

Tuttavia, tre delle apparizioni più famose del nostro tempo, Fatima, La Salette e Akita, parlano di possibili o effettivi castighi di Dio, proprio per evitare la morte dell’anima.

Infatti nella terza apparizione della Madonna a Fatima, il 13 luglio 1917, la Madonna mostra ai pastorelli e conferma l’esistenza dell’inferno, il più grande castigo di Dio per coloro che si sono allontanati dalla misericordia di Dio: “Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori”.

E ancora, in questa terza apparizione, la Madonna sottolinea il rapporto tra le offese a Dio e le guerre: “Se si farà quello che sto per dirvi, molte anime si salveranno e avranno la pace. La guerra finirà presto. Ma se non smetteranno di offendere Dio, ne inizierà una peggiore durante il pontificato di Pio XI. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno di Dio che punirà il mondo per i suoi crimini, attraverso guerre, carestie e persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”.

Ad Akita, la Madonna ha assunto un carattere ancora più serio, quando ha parlato dell’ira divina: “Affinché il mondo conosca la sua ira, il Padre celeste si prepara a infliggere un grande castigo a tutta l’umanità. Con mio Figlio sono intervenuta tante volte per placare l’ira del Padre..”.

Così anche a La Salette, quando la Madonna mostra come la mancanza del senso religioso,  offenda Dio: “Il popolo non osserva il giorno del Signore, continua a lavorare senza fermarsi la domenica. Solo poche donne anziane vanno a Messa d’estate. E d’inverno, quando non hanno altro da fare, vanno in chiesa per prendersi gioco della religione. Il tempo della Quaresima è ignorato. Gli uomini non possono giurare senza rendere vano il nome di Dio. La disobbedienza e l’ignoranza dei comandamenti di Dio sono le cose che rendono più pesante la mano di mio Figlio”.

La domanda che si pongono allora molti fedeli è la seguente: se le varie commissioni che hanno approvato quelle apparizioni, o la successione dei Papi che con la loro stessa presenza a Fatima hanno avvalorato con la loro autorità il loro messaggio, si sono sbagliate di grosso e avrebbero fatto meglio a consultarsi con l’attuale Pontificia Accademia Mariana, per non incorrere in inganni e illusioni.

Evidentemente no, dicono in molti, e Fra’ Stefano dovrebbe perlomeno riformulare i suoi criteri di analisi.

“Secondo questo studioso, le apparizioni della Madonna a La Salette, Fatima e Akita sono false, quindi le ha disapprovate e inoltre ha enunciato un concetto teologico secondo cui Dio non punisce. Se questi sono gli eruditi, che ne sarà degli ignoranti?”, dice un internauta, che ricorda il testo paolino: “Hanno giurato di essere sapienti e sono diventati stolti” (Romani 1:22).

 

Con informazioni tratte da Infocatólica

 

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