Fatima e Lourdes, due grandi apparizioni segnate dal mistero dei loro segreti
A Fatima, la Vergine avverte il mondo sull’allarmante decadenza morale in cui sta entrando. A Lourdes si assiste all’espressione delle grazie mariane, attraverso conversioni e guarigioni portentose, al punto da essere considerata sinonimo di miracolo
Nostra Signora di Fatima e Nostra Signora di Lourdes
Redazione (12/05/2023 13:50, Gaudium Press) Otto milioni di pellegrini si recano annualmente alla Grotta di Massabielle, sulle rive del fiume Gave, a Lourdes, nella regione dei Pirenei francesi. Portano i loro malati in viaggio dai luoghi più lontani, nel luogo dove la “Signora vestita di bianco” è apparsa in 18 occasioni alla semplice contadina quattordicenne, Bernadette Soubirous. Tutto ebbe inizio l’11 febbraio 1858.
Una meravigliosa forza di attrazione testimoniata da incredibili miracoli. Per fugare ogni dubbio e dimostrare l’insondabile compassione di Maria Santissima, la Chiesa ha istituito una commissione medica che esamina i malati prima che vengano immersi nell’acqua della sorgente curativa. Ci sono state più di seimila guarigioni inspiegabili per la medicina; anche se solo 64 sono considerate veri e propri miracoli indiscussi.
“Il miracolo mi stava schiacciando”
A quell’epoca, un famoso scrittore francese, ateo, vi si recò in incognito, con l’intenzione di raccogliere informazioni per un libro che smentisse i miracoli di Lourdes. Vedendo invece la sua fede rafforzata e la sua speranza che non si infrangeva, al suo ritorno a Parigi disse ai suoceri: “Sono fuggito perché il miracolo mi stava schiacciando”.
Il dottor Plinio Corrêa de Oliveira, negli anni Sessanta, fece un commento veramente elevato: “Lourdes concede ai malati una tale conformità con la sofferenza che non si ha notizia di qualcuno che, trovandosi lì e non essendo guarito, abbia assunto un atteggiamento di ribellione. Al contrario, le persone tornano alle loro case immensamente rassegnate, soddisfatte di aver potuto fare la loro visita alla famosa grotta dei miracoli e contemplare la bontà di Maria verso gli altri sfortunati che non sono con loro”.
Apparizioni della Madonna a Lourdes e a Fatima
Tra le apparizioni degli ultimi due secoli, Lourdes insieme a Fatima, occupano un posto di grande rilievo. Entrambe hanno un legame profondo, ci fanno presagire il Regno promesso del Cuore Immacolato di Maria. A Fatima, la Vergine avverte il mondo dell’allarmante decadenza morale in cui sta entrando. A Lourdes vediamo l’espressione delle grazie mariane, attraverso conversioni e guarigioni portentose, al punto da essere considerate sinonimo di miracolo.
Non manca un pizzico di mistero sui “segreti” comunicati. A Fatima si conoscono finora tre segreti rivelati. A Lourdes, la veggente aveva ricevuto “tre segreti”, più la richiesta di soffrire per “un grande peccatore”, non identificato.
Nel corso del XIX secolo nasceva un nuovo mondo di tecnologia, denaro e invenzioni che stavano influenzando la vita degli uomini, chimere che mettevano da parte gli insegnamenti evangelici.
Una delle più grandi vittorie di Nostra Signora contro il demonio
Il dottor Plinio aveva ben detto che: “Lourdes è una delle più straordinarie manifestazioni della lotta della Madonna contro il demonio, poiché questa apparizione avvenne al culmine delle persecuzioni e del disprezzo mossi dall’anticlericalismo ottocentesco per indebolire la Chiesa.”
Fu il pontificato del Beato Pio IX che, per combattere l’ondata di questo superbo ateismo che stava travolgendo i cuori, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione nel 1854. Un’ispirazione speciale confermata dal Cielo durante le apparizioni di Lourdes, quando Bernadette intravide una Signora: “vestita di bianco, con un velo anch’esso bianco, una cintura blu e una rosa gialla su ogni piede”.
Una Signora di poche parole
Se torniamo indietro a quei momenti, e ripercorriamo le apparizioni nella Grotta di L0urdes, troveremo poche parole – almeno quelle conosciute – che la Vergine trasmise, e i momenti difficili che questa semplice contadina attraversò. Una forte opposizione cercò di porre fine a questa singolare “avventura”.
Fino alla terza apparizione, l’immagine sarà silenziosa; momenti di preghiera – l’unica cosa che Bernadette conosceva era il rosario – e di silenziosa contemplazione. Inizierà a comunicare con Bernadette, non in francese, ma nel dialetto locale, il patois. Chiede preghiere e sacrifici per i peccatori, ordina a Benadette di scavare la fonte con le sue mani, “chiede ai sacerdoti di costruire una cappella. Voglio che tutti vengano in processione”. Nelle varie apparizioni la Beata Vergine dice: “Voglio che molte persone vengano qui”, “chiedete a Dio per i peccatori! Penitenza, penitenza, penitenza!
Gli assistenti non vedevano la “Signora”, ma ne percepivano la presenza ed erano commossi dalle estasi della veggente. L’affluenza del pubblico aumentò, il commissario vietò allora l’accesso alla Grotta. Erano tempi di pressione dell’ateismo sulla religiosità popolare.
Una sorgente di miracoli
La gente chiede prove, come sempre. La Signora indicò il punto in cui scavare con la mano, per fare una buca, da cui sarebbe scaturita una sorgente. Bernadette bevve, bagnandosi anche il viso, infangandosi. Tutti si burlarono di lei, dicendo che era impazzita. Oh, misteriosi disegni di Dio! L’entusiasmo diminuì sensibilmente e gli spettatori persero l’incanto e la fiducia. Era il 25 febbraio.
Eppure lì era sorta la sorgente dei miracoli più conosciuta dall’umanità, simbolo delle inesauribili grazie concesse a tutti coloro che vi si recano in pellegrinaggio. L’acqua, analizzata da illustri chimici, è: vergine, purissima, naturale, senza proprietà termali, non vi sopravvivono i batteri. È stato provato: uno dopo l’altro, pazienti di ogni tipo, si bagnano nelle piscine di Lourdes e non vengono contaminati da nulla.
Tre settimane dopo, il 4 marzo, la messaggera “anonima”, su insistenza di Bernadette e su richiesta del parroco, rivelò chi fosse: “Sono l’Immacolata Concezione”, un titolo raro per gli uomini e le donne dell’epoca.
I segreti di Lourdes
Ma il “mistero” di Lourdes è incentrato sulle apparizioni del 23, 24 e 25 febbraio, in cui “la Signora in bianco” le comunicò tre segreti. Il 23, uno che riguardava solo lei e che non poteva rivelare a nessuno, e una preghiera che gli fece ripetere, ma che non volle far conoscere. Il 24 le rivelò un segreto personale e poi scomparve. Il 25 le disse: “Figlia mia, voglio affidare solo a te l’ultimo segreto; come gli altri due, non li rivelerai a nessuno in questo mondo”.
L’ultima apparizione, il 16 luglio, avvenne in modo discreto. Era a distanza, separata dalle acque del fiume Gave e dalla gente che non permetteva al commissario di avvicinarsi alla grotta.
In seguito, in alcuni momenti della sua dolorosa agonia, si sentì Bernadette dire che la offriva in riparazione del “grande peccatore”. La suora assistente le chiese di chi si trattasse e lei rispose portandosi il dito alla bocca in segno di silenzio.
Bernadette ha compiuto la sua missione
Con il passare degli anni, la figura di Bernadette è passata in secondo piano, la grotta, con la sua sorgente e i suoi miracoli, è invece notissima.
Bernadette lasciò Lourdes nel 1866. Aveva compiuto la sua missione. Aveva portato a termine, con grande dedizione, tutte le sofferenze e gli ostacoli che il diavolo le aveva frapposto durante questa tappa. Entrata nella vita religiosa, “non avrei mai immaginato di soffrire così”, diceva durante le terribili prove che sopportava, che niente la faceva soffrire più di alcune suore della sua comunità. Quando il suo corpo fu riesumato nel 1933, era rimasto incorrotto.
Erano tutti convinti che fosse “una vittima espiatoria dei suoi tre segreti” e del “Grande Peccatore”, che lei non rivelò mai a nessuno, secondo le parole dello storico Pierre Claudel nel suo libro “Il Mistero di Lourdes”.
Di padre Fernando Gioia,
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