Gaudium news > Sant’Ignazio di Loyola, soldato di Cristo, fondatore della Compagnia di Gesù

Sant’Ignazio di Loyola, soldato di Cristo, fondatore della Compagnia di Gesù

 Sant’Ignazio nacque nel castello di Loyola nel 1491. Era il figlio minore di Bernardo di Loyola e Marina Sáenz.

San Ignacio 2 700x732 1

 

Redazione (31/07/2023 16:26, Gaudium Press) Egli, sin da giovane, aveva intrapreso la carriera militare, ma quando aveva 30 anni ed era già capitano, mentre difendeva il castello di Pamplona, fu ferito a una gamba e fu rimandato al suo castello. Subì all’arto tre operazioni, che sopportò con stoicismo, ma rimase zoppo per il resto della sua vita.

Dio gli mandò vite di santi invece di libri di cavalleria.

Durante la convalescenza, voleva leggere libri di cavalleria, ma gli unici libri presenti nel suo castello erano una vita di Cristo e una vita di santi, che iniziò così a leggere.

Metteva  a confronto le emozioni che provava leggendo i suoi libri di cavalleria e il libro delle vite dei santi: “gioia” iniziale e poi molta frustrazione con i libri dei cavalieri; grande forza e consolazione quando contemplava le vite di coloro che la Chiesa aveva elevato all’onore degli altari.

E mentre scorreva quelle letture si chiedeva: “Perché non cercare di imitarli; se sono stati fatti della mia stessa pasta e hanno raggiunto quelle vette di vita, perché non posso fare io, lo stesso?”.

Una notte, mentre stava decidendo seriamente di convertirsi, la Madonna gli apparve con il suo Bambino e da quel momento decise di percorrere il cammino della santità e di servire solo il Re del cielo.

Guarita la gamba, anche se ormai zoppo per il resto della sua vita, si recò al Santuario della Vergine di Montserrat. Lì prese la decisione di fare penitenza per i suoi peccati, scambiò i suoi abiti con quelli di un mendicante, si consacrò alla Vergine e fece una confessione generale della sua vita.

Imparò più nella grotta di Manresa che nelle università.

Vicino al Santuario di Montserrat c’è un piccolo villaggio chiamato Manresa, e lui si recò lì, in una vicina grotta, dove trascorse circa un anno in preghiera e meditazione. Lì concepì i suoi famosi Esercizi Spirituali, che alcuni dicono gli siano stati dati dalla Beata Vergine.

Un giorno Sant’Ignazio provò una forte disaffezione per le cose spirituali. Era la notte oscura dell’anima, attraverso la quale passano tutti i più grandi santi. In quei momenti Dio purifica gli spiriti e li fa passare attraverso una grande aridità, in modo che comprendano che qualunque cosa proviene da Dio.

Anche a Manresa fu assalito dagli scrupoli, che lo portarono quasi alla disperazione. Ma la grazia di Dio lo sostenne. Nella grotta di Manresa imparò molte cose che in seguito gli servirono tanto per la direzione delle anime. Diceva che “in un’ora di preghiera a Manresa ho imparato più cose per orientare le anime di quante ne avrei potute imparare frequentando le università”.

Nel 1523 decise di andare in pellegrinaggio a Gerusalemme e vi si recò.

All’età di 33 anni iniziò a studiare nel collegio di Barcellona. I compagni di classe lo prendevano in giro per la sua età, ma “Iñigo”, che era il suo nome di battesimo, lo sopportava pazientemente. Poi andò a studiare all’Università di Alcalá. Si pagò gli studi raccogliendo elemosine.

Alla Sorbona, il seme iniziale della Compagnia di Gesù.

Successivamente andò a studiare all’Università della Sorbona. Lì incontrò i sei compagni con cui avrebbe fondato la Compagnia di Gesù: Pedro Fabro, Francisco Javier, Laínez, Salmerón, Simón Rodríguez e Nicolás Bobadilla. Tutti loro conseguirono il dottorato presso quella università.

Il 15 agosto 1534, con una semplice cerimonia, fecero tutti voto di povertà, obbedienza e castità. Era il giorno dell’Assunzione della Vergine. Si impegnarono anche a prestare obbedienza illimitata al Papa.

Partirono quindi per Roma. Lì Papa Paolo III li autorizzò a essere ordinati sacerdoti e poi, nel 1540, lo stesso Papa approvò le costituzioni della nuova comunità, la Compagnia di Gesù, che molti conoscono come Gesuiti.

La Compagnia di Gesù conobbe una rapida espansione, nella quale non mancarono le prove, come d’altronde  è per tutte le opere di Dio.

Sant’Ignazio visse fino alla morte a Roma, governando la Compagnia e cercando la santificazione di tutti coloro che si rivolgevano a lui.

Scrisse più di 6.000 lettere di direzione spirituale. Il suo motto, “Tutto per la maggior gloria di Dio”, divenne il motto non solo della sua opera ma anche di molte anime nel corso della storia.

Morì il 31 luglio 1556, all’età di 65 anni. Fu canonizzato nel 1622.

Con informazioni di EWTN

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate