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L’ospedale Bambin Gesù offre le cure a bimba a cui l’Inghilterra nega il supporto vitale

Il governo italiano ha deciso di concedere la cittadinanza italiana alla bambina e di coprire i costi delle sue cure mediche presso l’Ospedale Bambino Gesù del Vaticano.

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Redazione (08/11/2023 15:23, Gaudium Press) L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù del Vaticano si è offerto di curare la piccola Indi Gregory, di otto mesi, dopo che un tribunale britannico ha deciso di sospenderle il supporto vitale, contro la volontà dei genitori, come riporta la Catholic News Agency.

Indi, nata a febbraio, soffre di una rara malattia mitocondriale ed è stata sottoposta a cure per rimanere in vita con un ventilatore presso il Queen’s Medical Centre di Nottingham, in Inghilterra.

Dopo che l’Alta Corte ha stabilito che era “meglio” togliere il supporto vitale alla bambina, i genitori di Gregory hanno presentato un appello per portarla a Roma per le cure, appello che è stato negato dal giudice britannico lo scorso fine settimana.

Il governo italiano ha deciso lunedì, in una riunione d’emergenza, di concedere la cittadinanza italiana alla bambina, gravemente malata, e di coprire i costi delle sue cure mediche presso l’ospedale vaticano Bambino Gesù.

“Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò il possibile per difendere la sua vita”, ha scritto il 6 novembre sui social media il Presidente della Repubblica Giorgia Meloni. “E per difendere il diritto di mamma e papà a fare tutto il possibile per lei”.

L’ospedale Bambino Gesù aveva già offerto cure mediche ad altri bambini gravemente malati, tra cui Alfie Evans nel 2018 e Charlie Gard nel 2017, ai quali i tribunali del Regno Unito avevano negato la possibilità di recarsi in Italia e che erano morti pochi giorni dopo essere stati staccati dal supporto vitale.

La Christian Concern, organizzazione con sede nel Regno Unito, ha pubblicato una lettera del presidente dell’Ospedale Bambino Gesù che delinea un “piano di trattamento dettagliato” per la bambina, che comprende “trattamenti di mantenimento in vita e cure palliative per garantire la sopravvivenza e il benessere di Indi mentre i trattamenti fanno effetto”.

Andrea Williams, direttore esecutivo di Christian Concern e del Christian Legal Centre che sostengono il caso di Gregory, ha osservato che sembra essere la prima volta che un ricorso dei genitori contro un ordine di revoca delle cure vitali per la figlia venga respinto dalla Corte d’Appello senza un’udienza.

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Foto: Centro giuridico cristiano

“La legge serve a proteggere la vita e le persone più vulnerabili della nostra società. Quello che sta accadendo in questo caso crea un precedente molto preoccupante rispetto a questo principio”, ha detto Williams.

“È molto preoccupante che una bambina possa essere trattenuta contro la volontà dei suoi genitori, quando sono disponibili trattamenti alternativi”.

Con la cittadinanza italiana appena concessa, i genitori della bambina, Dean Gregory e Claire Staniforth, possono presentare una istanza al consolato italiano in Gran Bretagna per chiedere che la figlia venga trasportata in Italia per le cure, secondo quanto riportato dalla Reuters.

 

(Con informazioni della CNA).

 

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