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La storia della Medaglia Miracolosa

“Fate coniare una medaglia secondo questo modello. Tutti coloro che la porteranno al collo riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno più abbondanti per coloro che la portano con fiducia”

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Redazione (27/11/2023 15:22, Gaudium Press)  Il 2 giugno 1806, a Fain-les-Moutiers, un piccolo villaggio di duecento abitanti in Borgogna, Francia, nasce la nona figlia di Madeleine Louise Gontard e Pierre Labouré. Fu battezzata Catherine il giorno successivo. Rimasta orfana all’età di 9 anni, di fronte a terribili sofferenze, abbracciò i piedi di un’immagine della Vergine e le disse: “D’ora in poi sarai mia madre”.

A 23 anni entrò tra le Figlie della Carità, un ordine fondato da San Vincenzo de’ Paoli. Nel suo noviziato,  al 140 di Rue du Bac a Parigi, ebbe la grazia speciale di vedere ogni giorno il Signore nel Santissimo Sacramento.

Il 18 luglio 1830, alle undici e mezza di sera, si sentì chiamare per nome: ‘Suor Labouré, suor Labouré! ‘Mi sveglio e vedo un bambino vestito di bianco, di circa 4 o 5 anni, che mi dice: ‘Alzati presto e vieni in cappella, la Santa Vergine ti aspetta!”.

Il bambino la porta da Lei

Vestita, suor Caterina camminava con il bambino; ovunque passavano, i candelabri si accendevano. Arrivato alla cappella, il bambino toccò la porta con la punta del dito e questa si aprì all’istante. All’ingresso: “Ho visto tutte le candele e i candelabri accesi”. Il bambino la portò al posto destinato al padre direttore. Poi venne una signora che andò a sedersi su una sedia sui gradini dell’altare principale. Allora il bambino mi disse: “È la Beata Vergine”. Alzai gli occhi sul suo volto, senza esitare, ” Saltai in piedi, andai al suo fianco e mi inginocchiai con le mani appoggiate sulle sue ginocchia. Lì ho trascorso i momenti più dolci della mia vita”. Era la prima apparizione.

La Madonna disse: “Figlia mia, il buon Dio vuole affidarti una missione. Dovrai soffrire molto, ma sopporterai tutto pensando che lo fai per la gloria di Dio. Non ti mancheranno le difficoltà, ma la grazia ti assisterà. Non avere paura. Racconta tutto con fiducia e semplicità”.

Così le veniva comunicata la missione, preparandola con buoni consigli e annunciandole eventi futuri – alcuni dei quali avvenuti in quello stesso periodo – per rafforzare la fede di coloro che avrebbero potuto dubitare dell’apparizione.

Una sera, il 27 novembre 1830, ebbe luogo la seconda apparizione. Caterina era in profondo raccoglimento con le sue consorelle nella cappella, quando la Vergine le apparve di nuovo. “Era vestita di bianco, con il capo coperto da un velo che le scendeva fino ai piedi, i quali poggiavano su un globo bianco e schiacciavano un serpente. Le sue mani, sollevate all’altezza del cuore, reggevano una sfera d’oro sormontata da una piccola croce. I suoi occhi guardavano verso il cielo, il suo volto era così bello che non saprei descriverlo. Improvvisamente le sue dita si riempirono di anelli ornati di pietre preziose che brillavano e diffondevano la loro luce in tutte le direzioni, circondandola con una tale chiarezza che era impossibile guardarla. Dalle pietre preziose partivano i raggi che si estendevano verso il basso”.

La Madonna disse al suo cuore: “Questo globo che vedi rappresenta il mondo intero, specialmente la Francia e ogni anima in particolare. Questi raggi simboleggiano le grazie che io concedo a coloro che le chiedono. Le perle che non emettono raggi sono le grazie delle anime che non le chiedono”.

In quel momento si formò un riquadro intorno alla Beata Vergine, un piccolo ovale, e sul bordo interno, scritta in lettere d’oro, la seguente invocazione: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”.

Poi ho sentito: “Fate coniare una medaglia secondo questo modello. Tutti coloro che la porteranno al collo riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno più abbondanti per coloro che la portano con fiducia”.

“Immediatamente l’immagine si girò e vidi il rovescio. Su di essa c’era la lettera ‘M’, sopra la quale c’era una croce appoggiata su una barra, e sotto di essa i Cuori di Gesù e di Maria. Il primo era coronato di spine, l’altro trafitto da una spada. Intorno a loro c’erano dodici stelle.

Le prove

Suor Caterina ne parlò al suo confessore, ma padre Aladel ritenne che “tutto ciò fosse pura immaginazione”, e così l’argomento fu accantonato.

Una terza apparizione ebbe luogo nel dicembre dello stesso anno. La veggente fece molte richieste al suo confessore, dicendogli che la Madonna voleva che la medaglia fosse coniata. Alla fine fu  pure rimproverata.

Dopo quasi due anni, padre Aladel, nella sua perplessità, per prudenza di fronte a questo tipo di eventi, pur colpito dalla realizzazione delle previsioni, oltre che dall’insistenza di suor Caterina, finalmente cedette e parlò con l’arcivescovo di Parigi, che autorizzò la produzione della medaglia; ritenendo che tutto in essa fosse conforme alla fede della Chiesa e alla pietà dei fedeli, e chiese di essere il primo a riceverla.

Ne furono ordinate 20.000; le prime 1500 arrivarono nelle mani delle Figlie della Carità nel bel mezzo di una terribile epidemia di colera nel 1832; non avendo altro da fare con i malati, iniziarono a distribuirle. I miracoli furono tali che la medaglia, originariamente chiamata “Immacolata Concezione”, divenne popolarmente nota come “Medaglia Miracolosa”. La sua fama varcò le frontiere del mondo cattolico e in quattro anni, solo in Francia, furono venduti più di dieci milioni di medaglie!

Nessuno sapeva che la richiesta della Madonna era stata fatta attraverso suor Caterina fino a dopo la sua morte, solo il suo confessore lo sapeva. Nessuna delle sue consorelle religiose seppe mai delle apparizioni.

Fu l’inizio – secondo le parole di Papa Pio XII – dell'”era di Maria”, l’inizio di un periodo di visite celesti in Francia a Rue du Bac (1830) e a Lourdes (1858). In mezzo, la definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre 1854, preparata dall’una e magnificamente confermata dall’altra.

Erano le invocazioni di Maria Santissima, di fronte all’apostasia dell’umanità, che invitava gli uomini ad aprire i loro cuori alle grazie che aveva da donare. Tra Rue du Bac e Lourdes si formò un’ogiva spirituale, la cui pietra angolare era l’Immacolata Concezione. Sulla medaglia fece scrivere: “O Maria concepita senza peccato”, a Lourdes dirà: “Io sono l’Immacolata Concezione”.

Il 31 dicembre 1876, suor Caterina ricevette gli ultimi sacramenti e rese l’anima a Dio. 56 anni dopo la sua morte, la bara fu aperta e il suo corpo trovato incorrotto, fu poi trasferito nella cappella di Rue du Bac. Fu canonizzata il 27 luglio 1947 da Pio XII.

È noto che la maggior parte delle persone che muoiono portando la Medaglia Miracolosa, anche se atee o lontane da Dio, finiscono per abbandonarsi a Nostro Signore e pentirsi all’ultima ora. È un vero e proprio scudo che la Madonna ha donato nella lotta contro tutte le tentazioni; particolarmente efficace nella lotta, che oggi dobbiamo condurre con grande impegno, contro il potere delle tenebre.

 

Di P. Fernando Gioia, EP

 

www.reflexionando.org

(Pubblicato originariamente su La Prensa Gráfica de El Salvador, 27 novembre 2022).

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