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San Silvestro I, il papa del Concilio che condannò Ario

San Silvestro era romano e succedette a San Milziade. Un anno prima del suo pontificato era stato promulgato l’editto di Milano.

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Redazione (31/12/2023 16:07, Gaudium Press) Oggi, ultimo giorno dell’anno, la Chiesa ricorda San Silvestro I Papa.

Era un romano e fu eletto Pontefice alla morte di San Milziade nel 314.

Il suo pontificato iniziò un anno dopo l’Editto di Milano, che pose fine alla sanguinosa e anche gloriosa epoca di persecuzione verso la Chiesa nascente. Fu quindi un governo ” degli albori ” quello di San Silvestro. Ma non senza lotte, perché in questa vita nulla è senza lotte, tanto meno la vita di un Papa e di un Papa santo.

Il Papa del Concilio di Nicea

Nel 325 si riunì a Nicea, in Bitinia, il Concilio che condannò le eresie di Ario e che rappresentò un grande momento nella storia della Chiesa. Ricordiamo che l’arianesimo predicava che Cristo non era il Figlio di Dio, cioè che il Figlio incarnato non era consustanziale al Padre Eterno. Negava quindi la natura divina di Cristo.

Il fatto che il Concilio di Nicea avesse affermato la vera dottrina, contro un arianesimo che era davvero un pericolo e che era molto diffuso, fu una grande vittoria per la Chiesa, e San Silvestro fu il Papa di quei tempi.

Forse fu a San Silvestro che Costantino donò il Palazzo del Laterano.

Forse fu a San Silvestro e non a San Milziade che l’imperatore Costantino cedette il Palazzo del Laterano.

Come è noto, il Palazzo del Laterano, fino ad oggi sede della cattedrale di Roma, fu la prima chiesa del mondo: “Omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput” (madre e capo di tutte le chiese della città di Roma e di tutta la terra). Ma ciò che è assolutamente certo è che durante il governo di Papa Silvestro furono costruite le prime chiese, come San Pietro, San Lorenzo fuori le mura e la chiesa di Santa Croce nel palazzo Sessoriano.

San Silvestro costruì un’altra chiesa nel cimitero di Priscilla sulla Via Salaria, dove fu sepolto nel 335.

Le sue spoglie si trovano ora nella chiesa di San Silvestro in Capite, dove furono traslate nel 761.

 

Con informazioni tratte da Il Testimone Fedele

 

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