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La Madonna, Madre di Dio e Madre nostra

 La Chiesa celebra la Divina Maternità di Nostra Signora il primo giorno dell’anno, affinché possiamo iniziarlo sotto lo sguardo glorioso di Maria.

Virgen Blanca

 

Foto: Joao Paulo Rodrigues

Redazione (01/01/2024 16:40, Gaudium Press) L’importanza della Divina Maternità della Madonna per la pietà cattolica sta nel fatto che tutte le grazie straordinarie concesse alla Vergine Maria – che l’hanno resa una creatura unica nell’intero universo e nell’economia della salvezza – hanno come titolo e punto di partenza il suo essere la Madre di Nostro Signore Gesù Cristo.

La Beata Vergine è lo specchio perfetto di Dio quanto può esserlo una semplice creatura. È la Regina degli Angeli e degli uomini, la Regina del Cielo e della Terra, dotata di tutte le qualità e grazie, di tutti gli altri titoli che possiede, compreso quello di mediatrice universale; tutto questo perché è la Madre di Dio. In un certo senso, la maternità della Madonna è la radice stessa, l’essenza stessa della devozione mariana.

Inoltre, in quanto Madre di Dio, la Madonna è soprattutto Madre dell’umanità e quindi Madre nostra. La grazia più preziosa che possiamo ricevere dalla devozione a Maria Santissima è che Ella condiscende a stabilire con ciascuno di noi un rapporto veramente materno attraverso legami ineffabili.

Lungi dal disdegnare i suoi figli deboli e indifesi, la Madonna li accoglie, li innalza e li nobilita, non solo per cura e compassione, ma anche per il piacere che prova quando li vede bisognosi del suo sostegno.

Si rallegra della loro fragilità, perché in questo modo può essere pienamente Madre di ciascuno di loro. Dio stesso ha voluto diventare il Figlio di Maria, fragile e piccolo tra le sue braccia, perché la Madonna potesse esercitare pienamente la sua maternità su di lui.

E dopo aver adornato la sua anima di tutte le virtù e averle coronate con il dono della Maternità divina, ha voluto assumere l’umanità nella condizione di figlio, affinché la sua filiazione con la Madonna fosse perfetta e potesse, da una posizione inferiore nell’ordine della natura, contemplare la grandezza di sua Madre.

È una situazione paradossale in cui il Verbo Eterno inverte i ruoli, come a dire: “Lei è così bella, così santa, così simile a Me che Io, Dio Onnipotente, non ho resistito a incarnarmi, a essere suo Figlio, e Lui ha voluto farsi piccolo tra le sue braccia e quindi in qualche modo inferiore a Lei”.

In questo adorabile atto di sottomissione del Redentore alla Madonna sono compresi tutti gli uomini, perché abbandonandosi alle sue cure, Gesù le ha dato ciascuno di loro come figlio. E poiché l’Uomo-Dio è la causa esemplare del comportamento umano, il modo in cui si è relazionato con sua Madre è diventato il paradigma per i suoi figli e schiavi.

I fallimenti, le miserie e le colpe non devono essere un fattore di scoraggiamento spirituale. Al contrario, la Madonna di solito si rivela veramente nostra Madre quando ci tira fuori dalle difficoltà in un modo speciale che ci rimane impresso in modo indelebile, o quando ci perdona qualche colpa particolarmente grave, attraverso una di quelle bontà che solo le madri possono avere.

Come una Madre, con il suo potere sovrano, indulgente come solo le madri sanno essere, con un sorriso cancella tutto, cancella il passato che viene bruciato e completamente dimenticato.

 

Testo tratto, con adattamenti, da:

Maria Santissima! Il paradiso di Dio rivelato agli uomini, v. 3, di Mons. João Clá Dias, EP.

Rivista Dr Plinio, gennaio 2017, di Plinio Corrêa de Oliveira.

 

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