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Il Santissimo Nome di Gesù

Il Santissimo Nome di Gesù, che fu annunciato dallo stesso arcangelo Gabriele alla Beata Vergine

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Il Nome di Gesù

Redazione (03/01/2024 14:42, Gaudium Press)  Oggi la Chiesa celebra la festa del Santissimo Nome di Gesù, che fu annunciato dallo stesso arcangelo Gabriele alla Beata Vergine.

Quanto deve essersi stupita la Vergine – che meditava ogni cosa nel suo cuore – quando l’arcangelo Gabriele le disse al momento dell’Annunciazione: “E lo chiamerai Gesù” (Lc 1,31).

Che potere ha questo nome? Isaia, il “quinto evangelista”, lo aveva già intuito otto secoli prima della nascita del Salvatore: “Il suo nome è Consigliere saggio, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” (Is 9,5).

È il più dolce e il più santo dei nomi; è il simbolo più sacro del Figlio di Dio, il più efficace per attirare su di noi le grazie e i favori celesti. Il Signore stesso ha promesso: “Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (Gv 15,16). Quale magnifico invito a ripeterlo incessantemente e con sconfinata fiducia!

Nel XIII secolo, Papa Gregorio X esortò i vescovi del mondo e i loro sacerdoti a pronunciare più volte il nome di Gesù e a incoraggiare il popolo cristiano a riporre tutta la sua fiducia in questo nome onnipotente come rimedio contro i mali che minacciavano la società di allora.

I miracoli del nome di Gesù

Un potente esempio dell’efficacia del Santo Nome di Gesù si ebbe durante la devastante epidemia che colpì Lisbona (Portogallo) nel 1432. Tutti coloro che potevano fuggivano dalla città in preda al terrore, diffondendo così la malattia in ogni angolo del Paese. Migliaia di persone morirono. Tra gli eroici membri del clero che assistettero i moribondi c’era un venerabile vescovo domenicano, Mons. Andrés Diaz, che incoraggiò la popolazione a invocare il Santo Nome di Gesù.

Egli percorse instancabilmente il Paese, esortando tutti, anche coloro che erano stati risparmiati dalla terribile malattia, a ripetere: “Gesù, Gesù”. “Scrivete questo nome su cartelli e teneteli sul vostro corpo; di notte metteteli sotto il vostro cuscino; appendeteli alle vostre porte; ma soprattutto invocate continuamente questo nome potentissimo con le vostre labbra e nei vostri cuori”.

Oh meraviglia! In un tempo incredibilmente breve il Paese fu completamente guarito dall’epidemia e il popolo continuò a confidare con gratitudine e amore nel Santo Nome del nostro Salvatore. Questa fiducia si diffuse dal Portogallo alla Spagna, alla Francia e al resto del mondo.

San Paolo e il nome di Gesù

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San Paolo annuncia Cristo a Cesarea

L’Apostolo è per eccellenza l’alfiere del nome di Gesù. Egli dice che questo è “il nome che sta al di sopra di ogni nome” ed esalta la sua potenza con queste parole: “Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, in terra e negli inferi” (Fil 2,10).

San Bernardo era pieno di gioia e consolazione ineffabile quando ripeteva il nome di Gesù; sentiva come del miele in bocca e una pace deliziosa nel cuore. San Francesco di Sales non esita ad affermare che chi ha l’abitudine di ripetere frequentemente il nome di Gesù può essere sicuro di ottenere la grazia di una morte santa e felice. Un altro immenso favore!

Ma questo grande dono non ci chiede un po’ di ricompensa?

Sì, accanto a tanta fiducia e gratitudine, ci richiede il desiderio sincero di vivere in piena armonia con le infinite bellezze contenute nel Santissimo Nome di Gesù, nonché – a imitazione del venerabile vescovo portoghese Andres Diaz – l’impegno a diffonderlo ai quattro venti. Degna di ogni lode è la madre cattolica che insegna ai suoi figli a pronunciare i dolci nomi di Gesù e Maria ancor prima di dire papà e mamma, e a condurre la propria vita secondo questi due modelli divini.

(Tratto da un articolo apparso sulla Revista Arautos do Evangelho, gennaio 2005, n. 37, pp. 22-25).

 

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