Gaudium news > Alessandro di Alessandria, cominciò per primo a schiacciare la testa del serpente Ario

Alessandro di Alessandria, cominciò per primo a schiacciare la testa del serpente Ario

Sant’Alessandro formò Sant’Atanasio, in cui la fede di Cristo riparò, quando la grande maggioranza dei vescovi aveva disertato.

San Alejandro de Alejandria 1

Redazione (26/02/2024 17:26, Gaudium Press) Oggi celebriamo Sant’Alessandro, patriarca di Alessandria, che assunse quella sede nel 313 e che dovette affrontare Ario, il grande eresiarca da cui la Chiesa trasse tante sofferenze.

Ario, un uomo che, come diremmo oggi, aveva molto “carisma”: un portamento imponente, un aspetto grave, una conversazione dolce e piacevole, costumi che sembravano austeri, ma vanesio e arrogante come il diavolo, soprattutto quando fu ordinato sacerdote e incaricato dell’insegnamento pubblico delle sacre lettere.

Morto Sant’Aquino, vescovo di Alessandria, Ario si considerava già il suo perfetto e naturale successore. Per questo motivo e per il suo orgoglio, non poté sopportare con umiltà l’elezione di Sant’Alessandro e divenne suo nemico mortale.

Fu allora che iniziò a diffondere la sua perniciosa dottrina, che attaccava la divinità di Cristo.

Sant’Alessandro riuscì presto a farlo scomunicare. Ario si rifugiò allora in Palestina, dove purtroppo conquistò molti seguaci tra i vescovi, come Eusebio di Nicomedia.

Sant’Alessandro, dopo la scomunica, scrisse una lettera al vescovo Alessandro di Costantinopoli e una lettera enciclica agli altri vescovi, denunciando il veleno dell’eresia ariana e i termini della condanna dell’eresiarca, che infiammarono la battaglia dei Cieli contro Ario.

Appare sulla scena il grande Sant’Atanasio.

Alla fine, fu il Concilio di Nicea – con 318 padri sinodali – a creare la formula di fede che riaffermava la divinità di Gesù e condannava le dottrine ariane. In quel concilio ebbe un ruolo di primo piano il grande Sant’Atanasio, che era stato segretario di sant’Alessandro e gli era succeduto nella sede di Alessandria.

Sant’Alessandro, dunque, non solo combatté la più grande eresia del suo tempo e di molti tempi futuri, ma formò il colosso che avrebbe continuato la battaglia, il Santo antiariano per eccellenza, che, si potrebbe quasi dire ,abbia accolto la Chiesa nel suo seno, perché fu in lui, insieme a pochissimi altri vescovi , che la vera fede si rifugiò. Sant’Atanasio fu poi talmente perseguitato che a un certo punto dovette andare a vivere nella tomba dei suoi genitori per non essere catturato.

Ma Sant’Atanasio finì con lo spezzare l’arianesimo: ma questa rottura fu preparata dall’altrettanto grande Sant’Alessandro di Alessandria.

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate