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Apocalisse Haiti: parla suor Marcella Catozza

L’Agenzia Fides riporta un’intervista a suor Marcella Catozza, francescana, che da anni svolge attività di apostolato ad Haiti e che non esita a dichiarare che “la situazione lì è terrificante”.

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Foto: Susan Mohr

Redazione (07/03/2024 15:26, Gaudium Press) L’Agenzia Fides riporta un’intervista a Suor Marcella Catozza, francescana, che da anni svolge attività di apostolato ad Haiti e che non esita ad affermare che “la situazione lì è terrificante”.

“Le bande avevano occupato tutti gli aeroporti del Paese per arrestare il primo ministro Ariel Henry, che rientrava da Nairobi, dopo aver firmato l’accordo per il dispiegamento di una forza di polizia keniota ad Haiti. Le bande hanno anche attaccato diversi edifici pubblici, tra cui le prigioni, e edifici privati, tra cui l’ospedale cattolico San Francesco di Sales a Port-au-Prince”. Il Presidente Henry non è potuto rientrare nel Paese.

“Il dato che va sottolineato è che queste bande che fino a giovedì scorso si uccidevano tra loro, venerdì si sono unite per attaccare le istituzioni”, dice suor Marcella. “È stato il leader del gruppo G9, Jimmy Chérizier, detto Barbacoa, a lanciare la richiesta di unità tra le bande”, ricorda.

“Ma non credo che ‘Barbacoa’ sia la mente di tutto questo. C’è una mente politica, forse la stessa che ha commissionato l’assassinio del presidente Jovenel Moïse nel 2021”, continua. “Bisogna considerare che le bande sono dotate di armi e mezzi sofisticati, per non parlare dei machete; hanno persino dei droni per rilevare i movimenti della polizia, che sembra incapace di fermarli”.

Il traffico di droga è coinvolto

“Da qualche tempo, almeno cinque cartelli della droga messicani sono presenti nel Paese. È possibile che vogliano fare di Haiti una ‘terra di nessuno’ per gestire meglio il loro traffico di cocaina verso il Nord America e l’Europa. Trovandosi al centro dei Caraibi, Haiti è il posto ideale per il transito della cocaina proveniente dalla Colombia e dal Messico e destinata ai ricchi mercati dell’Occidente”, dice suor Marcella.

“Infine, ma è solo una voce che ho sentito, si parla di un possibile coinvolgimento dell’ex presidente Aristide, tornato ad Haiti nel 2010. Ma ripeto che è solo una voce”, conclude.

 

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