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“Ecce Homo secondo la Sindone” la scultura di Andrea Bianco

In occasione del 15° anniversario dell’inaugurazione della Mostra Permanente della Sindone, è stata presentata la scultura di Andrea Bianco presso l’ Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

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Rita Sberna (16.12.2021 08:39, Gaudium Press)Andrea Bianco è uno scultore di Bolzano che ha realizzato la scultura “Ecce Homo” secondo la Sindone. La particolarità di Andrea Bianco è il suo essere “non vedente” e l’aver ideato un corso per artisti non vedenti presso la Sacred Art School di Firenze, nel 2015 insieme al dottor Giorgio Fozzati, direttore della scuola.

La scuola tratta di arte sacra ed è per questo che è stata coinvolta la sindonologa Emanuela Marinelli che ha aiutato gli studenti a comprendere la storia di quel prezioso reperto che è la Sacra Sindone e di svelarne i misteri.

Ha spiegato la geografia e la flora della Terra Santa in quell’epoca. La sindonologa ha spiegato come è avvenuta la Passione dell’Uomo della Sindone e ne ha fatto il paragone con ciò che ci viene riportato dai Vangeli. Tutta la ricostruzione è avvenuta in maniera scientifica e ha messo in luce anche qualche particolare che noi conosciamo dalla tradizione, ma che non ha una vera base storico/scientifica.

La nascita della scultura “Ecce Homo”

Nel 2020 Andrea Bianco ha ritenuto che potesse essere interessante organizzare presso la Sacred Art School un vero e proprio ciclo formativo per non vedenti interessati a fare scultura in maniera attiva.

Assieme al dottor Fozzati si è impegnato a fare un programma e proprio lo scultore Bianco ha insistito nel coinvolgere la professoressa Marinelli a tenere un altro intervento sulla Sacra Sindone.

Siccome il corso si concentrava sullo studio della testa e del volto della persona, pareva opportuno che la professoressa parlasse in particolar modo del Volto e del Capo dell’Uomo della Sindone.

“Lo chiamo così – racconta Andrea a Gaudium Press – per mantenere il discorso su un piano prettamente scientifico, ma in realtà sono pienamente convinto che sia nostro Signore Gesù Cristo e che la Sacra Sindone sia la Reliquia che ci testimonia la Morte e Resurrezione del Figlio di Dio.”

 

La Mostra si è svolta sabato 11 dicembre alle ore 16 presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ed ha riscosso un enorme successo ed interesse da parte dei presenti.

Oltre allo scultore erano presenti: il Rettore, padre Josè Enrique Oyarzùn Lc, padre Rafel Pascual LC, direttore di Othonia, il dottor Giuseppe De Micheli, segretario generale dell’opera di Santa Croce – Firenze , la professoressa Emanuela Marinelli ed infine il cappellano dell’ateneo pontificio padre Michael Ryan LC.

 

L’augurio dello scultore Andrea Bianco

“Come ho già avuto modo di dire non ho realizzato questa scultura per un mero fine artistico. Ci sono già tanti maestri d’arte che hanno cercato di descrivere la bellezza di nostro Signore Gesù Cristo.

Ho provato a restituire l’immagine del Volto di Cristo come ci viene dato di capire dalla Sindone. Questo a scopo culturale e storico. Ho provato a riprodurre i segni lasciati dai flagelli, dalle bastonate, dagli scherni e dalle torture. Questo perché siamo abituati a vedere immagini idealizzate e raramente attinenti alla realtà.

Un ultimo scopo è quello di realizzare un’opera di carattere spirituale. Possano gli uomini trovare, osservando questo Volto sfigurato e gli occhi tumefatti, lo sguardo amorevole di Gesù. Le persone non credenti possano incontrare l’Amore di Dio e quelle di Chiesa, laici, religiosi e sacerdoti, possano incontrare la Misericordia di Colui che ha patito, è morto ed è risorto per rimettere i peccati e per aprire la strada per la salvezza.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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