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La conversione di un attore ebreo diventato cattolico

Gad Elmaleh, attore ebreo che diventa cattolico.

Gad Elmaleh apres son spectacle a Montreal Septembre 2006

Rita Sberna (29.11.2022 14:13, Gaudium Press) Gad Elmaleh è un attore e regista ebreo. Ad un certo punto della sua vita qualcosa lo fa guardare a Cristo.

Gad nasce in Marocco da una famiglia ebrea, presto si trasferisce in Canada. Il suo debutto al cinema arriva nel 1997, anche se il vero successo avviene nel 1998 con il film, “Un treno per vivere”.

La conversione da ebreo a cattolico

L’attore è rimasto folgorato dalla figura della Vergine Maria, qualcosa è cambiata improvvisamente nella sua vita ed è avvenuto durante le riprese del film “Reste un peu”. In questa pellicola l’attore ha deciso di raccontare la sua conversione al Cattolicesimo, a partire dal Battesimo.

Lo scorso anno l’attore ha deciso di seguire dei corsi di teologia come uditore.

L’attore ha poi dichiarato Era da tanto tempo che cercavo un posto in cui trovare al contempo gli strumenti, l’esperienza e il tutto incarnato”.

E’ nel 2019 che si avvicina al Cattolicesimo quando a Londra partecipò al musical dedicato a santa Bernadette.

Ad un giornale francese l’attore ha raccontato che Maria, in fondo, è sempre stata presente nella sua vita, anche se, all’inizio, in maniera molto silenziosa. Elmaleh racconta che, da bambino, entrando in una chiesa, davanti a sé si palesò un’immagine proprio della Vergine Maria: “Non era una visione, solo una semplice statua, ma ero pietrificato. Ho iniziato a piangere e mi sono nascosto per paura di essere scoperto dalla mia famiglia, per paura delle maledizioni e della superstizione. L’ho tenuto segreto per tutta la mia infanzia”.

Il film che ha segnato la sua conversione

Il 16 novembre nelle sale francesi è uscito il film che presenta un vero e proprio racconto della sua conversione. Anticipa ai suoi fans che una volta ricevuto il Battesimo, cambierà il nome in Jean Marie.

Il film vede anche la partecipazione dei genitori che pur se non contenti della conversione del figlio, hanno comunque deciso di appoggiarlo: “Si tratta di un percorso spirituale, religioso. È una ricerca in cui mi chiedo dove, chi, quando, c’è Dio, non c’è Dio – ha descritto l’attore.

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