10.mo Incontro Mondiale delle Famiglie
7 catechesi e 7 video testimonianze che raccontano storie, fede, ferite e rinascite. Una bella proposta del Vicariato di Roma e del Dicastero Laici Famiglia e Vita in preparazione della festa che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022.
Rita Sberna (11.02.2022 17:15, Gaudium Press) Il 10.mo Incontro Mondiale delle Famiglie si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno, ad organizzare l’incontro è la Diocesi di Roma e il Dicastero per i laici la famiglia e la vita, entrambi stanno diffondendo delle risorse pastorali per aiutare le diocesi, le associazioni, i movimenti ecc… ad organizzare eventi e riflessioni.
Come ha detto Papa Francesco, l’appuntamento di giugno avrà una forma multicentrica con iniziative che riguarderanno diverse diocesi.
La diocesi di Roma seguendo questo schema ha elaborato 8 catechesi sulla famiglia che si terranno nelle parrocchie di tutto il mondo.
Ad ogni catechesi ci sarà abbinato un video del regista Antonio Antonelli, c’è già un video disponibile nel seguente sito www.romefamily2022.com e riguarda “il dare il nome” con protagonista una ostetrica di una clinica di Roma.
I video riguardano persone che raccontano la propria storia personale, don Dario Criscuoli, direttore del Centro per la pastorale familiare della diocesi di Roma, spiega “sono piccoli cortometraggi della durata di 8 minuti circa, nei quali coppie o singoli che vivono a Roma ci raccontano la loro storia. Tutti dopo aver presentato la zona della città dalla quale provengono, raccontano la loro “grande bellezza”.
Le storie e i video
Il sacerdote a Vatican News racconta che “Si tratta di storie e persone che spesso si sono trovate con le loro macerie in mano, storie non facili, non sempre felici né prive di errori, ma ricche di una bellezza interiore e vera. Segno di chi cerca nelle relazioni familiari il tesoro più ricco e profondo della vita umana. Storie di chi ha trovato in queste relazioni il fine supremo del proprio percorso esistenziale ma anche il punto di partenza per andare a soccorrere chi non ha trovato quello stesso tesoro. Storie di un’ostetrica, una studentessa, un commercialista, o di una comunità di famiglie che ha creduto a un sogno che sembrava un miraggio lontano, incontrati passando per le strade di Prati o sui campetti da basket sotto Ponte Marconi, in un villettino di Casal Palocco o in una grande tenuta agricola lungo la Cassia. E abbiamo sbirciato dallo spioncino della loro porta, per scrutare curiosi quella quiete accesa, quel magma vivo che muove e ricostruisce e trasforma ogni famiglia, guardandola da diversi aspetti.
Si parlerà infatti di mariti e di mogli, di figli, di nonni ma anche di vocazione e santità. Ci confronteremo – conclude don Criscuoli – con un modello assoluto come la famiglia di Nazareth e infine con lo strumento che ci ha regalato Papa Francesco per la felicità familiare ovvero l’uso delle tre parole magiche: “Grazie, Prego e Scusa”. Ben sapendo che nessuno può dirsi escluso da tutto questo, perché non esiste famiglia perfetta, n` genitori o figli o fratelli, se non intendendo questa parola nel suo senso più vero. Perché la famiglia è il primo luogo in cui scoprire che essere perfetti vuol dire essere fatti per qualcuno, è una scuola di amore, di speranza, di premura e di resurrezione, come dice Papa Francesco. Il luogo che custodisce il mistero grande e semplice che è il segreto della felicità di ciascuno: fare posto alla vita di un altro.”
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