Santa Maria Crescentia Hoss liberò dal purgatorio l’anima del suo direttore spirituale
Redazione (Venerdì, 29-03-2019, Gaudium Press) Santa Maria Crescentia Hoss, fu una mistica del Terz’Ordine regolare di san Francesco, a cui apparvero molte anime del purgatorio, proprio perché ella ne fu una grande benefattrice in vita.
Crescentia nacque il 20 ottobre 1682 a Kaufbeuren, cittadina della Baviera, ed era la più piccola degli 8 figli. Sin da bambina potette godere di molteplici visioni celesti, le appariva anche l’angelo custode il quale le dava consigli su come aiutare i poveri. Inoltre fu proprio l’angelo, quando ella raggiunse l’età di quattrodici anni, a svelarle che un giorno avrebbe indossato l’abito francescano.
Nella cittadina dove abitava Crescentia, vi era un monastero di francescane, un giorno le fu concesso di entrare a piacimento, all’improvviso udì una voce che le disse: “Qui sarà la tua dimora”.
Maria Crescentia, purtroppo non potette entrare subito in convento perché la sua famiglia era povera, e così, si mise a fare la tessitrice fino a quando, un giorno, il sindaco della città l’aiutò economicamente così da farla entrare tra le suore.
La santa, fu ammessa tra le terziarie francescane nel 1703, cominciò da subito a condurre una vita di penitenza e preghiera al punto da attirarsi subito, l’odio del demonio.
Il diavolo, quando la tentava le diceva con tutto il suo disprezzo: “Non è per te che io sono entrata in convento, e per te non lo lascerò”. La santa, incontrò molti ostacoli ma non si arrese mai e venne ammessa alla professione religiosa nel 1704 con il nome di suor Maria Crescenzia.
Le vessazioni e minacce del demonio non cessarono, anzi, aumentarono: una volta la faceva cadere per le scale, un’altra volta la tormentava con rumori ossessi, un giorno la chiudeva nel granaio ecc… Le sue sorelle arrivarono a considerarla una strega e un’ossessa.
Purtroppo a giudicarla un’ossessa furono anche due frati di passaggio (con poca esperienza mistica) che dopo averla esaminata dissero che “suor Crescenzia aveva fatto un patto con il demonio e che inoltre essa era una stupida e una insensata”.
Così la Madre superiora decise di rinchiuderla in una prigione oscura e di lasciare la sua cella, ad una giovane che portava al monastero una ricca dote.
La superiora dopo aver rinchiuso Suor Maria Crescenzia, non fu ben vista dalle anime buone del monastero, così nominarono un’altra madre superiora che a differenza della prima, credette alla santità di Suor Maria Crescenzia.
Il demonio continuò a tormentarla anche se poi per ordine di Dio, venne liberata da questi tormenti e prove. Cominciarono per lei esperienza mistiche con le anime del purgatorio, tutte le sere si presentavano nella sua cella a chiederle preghiere e aiuti spirituali. Una volta l’angelo custode la condusse a visitare il paradiso, l’inferno e il purgatorio.
Tra le varie anime purganti le si presentò quella del suo direttore spirituale che era morto il 19 ottobre 1716 a Ratisbona ma in convento la notizia arrivò non prima delle 21.
Ma giorno 19, quando avvenne il trapasso, Suor Maria Crescenzia si stava recando in coro al suono dell’Angelus, e vide d’innanzi a se un fantasma bianco. Non lo riconobbe e si mise subito a pregare.
Poi giorno 21 le apparve nuovamente la stessa anima e questa volta riconobbe il suo direttore spirituale, il quale le disse che per vedere il volto di Dio aveva bisogno delle sue preghiere. La santa offrì molti suffragi.
Il 23 ottobre, Suor Maria Crescenzia partecipò alla messa per suffragare l’anima del gesuita, costui poi le apparse ringraziandola di averlo liberato dal purgatorio. (Rita Sberna)
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