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La festa di Santa Rita nella chiesa di San Benedetto in Piscinula, Roma

Redazione (Domenica, 02-05-2019, Gaudium Press) Forse non tutti sanno che Santa Rita è molto venerata a Roma, ogni 22 del mese, ma in particolare la grande festa per la santa dei casi impossibili, si svolge il 22 maggio sia a Cascia (cittadina dove l’agostiniana ha vissuto per tutto il trascorso della sua vita terrena) che anche a Roma.

Nella capitale c’è una chiesa molto piccola e antica, secolare, dedicata a San Benedetto nel cuore di Trastevere “San Benedetto in Piscinula”, chiesetta in cui troviamo gli Araldi del Vangelo, un’Associazione Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio, la prima ad essere eretta dalla Santa Sede nel terzo millennio, in occasione della festa liturgica della Cattedra di San Pietro, il 22 febbraio 2001.

Ovviamente negli anni sono nate molte vocazioni religiose e sacerdotali, il fondatore è Monsignor João Scognamiglio Clá Dias.

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Proprio in questa chiesetta di San Benedetto in Piscinula, Santa Rita viene venerata in maniera particolare; è importante saperne la storia che ha inizio nel lontano ventesimo secolo.

La chiesa all’epoca era di proprietà della famiglia Lancellotti e alcuni anni prima della Seconda Guerra Mondiale, una signora del Trastevere, Elvira Iacomini-Ranaldi, si considerò miracolata da Santa Rita.

Dopo 16 lunghi anni di malattia, subì tantissimi ricoveri in ospedale e quattro interventi, doveva effettuarne anche un quinto ma fu allora che qualcosa cambiò.

Il 21 maggio 1938, trovandosi in un negozio di vini ed oli, in via San Cosimato, sentì un profumo di rose, molto forte che non era consono al tipo di attività commerciale in cui si trovava.

La stessa notte lei ebbe un sogno: una suora sconosciuta, in abiti neri, la rassicurò, dicendole di affrontare il sopracitato intervento senza inquietudine.

Essendo stata operata, le trovarono nel corpo soltanto un rocchetto di filo lasciato durante l’ultimo intervento. Elvira, ebbe la convinzione del miracolo, perchè manifestava l’assenza definitiva della malattia, quindi ritenne che quanto accaduto fosse stato compiuto da Santa Rita, la santa degli impossibili, la quale l’avrebbe guarita poiché desiderava che la signora la aiutasse a incrementare la sua devozione nel Trastevere.

Fu proprio la miracolata a far riaprire la chiesa di San Benedetto in Piscinula, che all’epoca era chiusa, una volta ottenuto il permesso della riapertura collocò all’interno una statua di Santa Rita, la prima immagine sacra a rientrare nel luogo, aperto nuovamente al culto, nel 21 marzo 1939. Il 22 maggio fu celebrata, per la prima volta, la festa della Santa degli impossibili.

E’ da secoli ormai che la devozione alla santa degli impossibili continua, e oggi sono proprio gli Araldi del Vangelo a tenerne viva e attiva la devozione.

Anche quest’anno nel giorno di commemorazione di Santa Rita, il 22 maggio verrà celebrata la Santa Messa con annessa benedizione delle rose da distribuire agli ammalati.

Per ulteriori informazioni sul programma, trovate tutto sul sito www.araldimissioni.it (Rita Sberna)

 

 

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