Gaudium news > Afganistan: le donne non potranno parlare a voce alta e cantare. Per l’Onu è preoccupante

Afganistan: le donne non potranno parlare a voce alta e cantare. Per l’Onu è preoccupante

Di recente nel Paese talebano è stata promulgata la Legge sulla Moralità.

elin tabitha 1r0atpgKw7A unsplash 700x467 1

Foto: Elin Tabitha in Unplash

Redazione (05/09/2024 15:53, Gaudium Press) La stampa internazionale ha parlato poco delle misure draconiane adottate dal governo talebano in Afghanistan nei confronti delle donne, che ora non potranno più parlare a voce alta o mostrare il proprio volto al di fuori delle mura domestiche, in seguito alla promulgazione della Legge sulla Moralità del Paese.

Le misure, inserite in un intero pacchetto legislativo e ratificate pochi giorni fa dalla Guida Suprema Haibatullah Akhundzada, considerano la voce delle donne un “vizio” se ascoltata in pubblico.

Ogni volta che “una donna adulta esce per necessità, è obbligata a nascondere la voce, il viso e il corpo”.

Queste regole, secondo il governo del Paese, sono una particolare applicazione della Shari’a, la legge islamica. È chiaro che queste regole non sono rimaste lettera morta nel Paese dei Talebani: il Ministero della Morale ha già arrestato migliaia di persone attraverso la Mohtasabeen, la polizia della moralità.

Ma le regole vanno oltre

La BBC riferisce che:

-Le donne non devono essere sentite cantare o leggere ad alta voce, nemmeno all’interno delle loro case.

-I vestiti delle donne non devono essere sottili, corti o stretti.

-Le donne devono nascondere il proprio corpo e il proprio volto agli uomini con cui non sono sposate o legate da vincoli di sangue.

-Agli uomini è vietato guardare i corpi e i volti delle donne, e lo stesso vale per le donne adulte riguardo i corpi degli uomini.

Niente fotografie di esseri viventi

-La nuova legge vieta anche di creare, conservare o pubblicare immagini di esseri viventi, dal disegno di un uccello alla foto di un familiare.

-È vietato l’acquisto e la vendita di statue di esseri viventi.

La legge chiede alla polizia morale di impedire l’“uso improprio” di registratori e radio, come la riproduzione di musica, che la Sharia considera “ haram”, proibita.

-È vietata anche la produzione e la visione di fotografie e filmati di esseri viventi.

Le punizioni

Per chi infrange la legge, le pene vanno dall’“essere avvertito e minacciato del castigo divino”, a una multa e alla reclusione fino a tre giorni.

In seguito alla promulgazione delle nuove norme, Roza Otunbayeva, capo della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan, ha dichiarato che “il popolo afghano merita molto di più”. Si tratta di dichiarazioni completamente riduttive che non hanno nulla a che vedere con qualsiasi espressione di rispetto dei diritti umani da parte delle stesse Nazioni Unite in altre parti del mondo.

 

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate