Angelus: Dio ha fatto della Croce da uno strumento di morte, uno strumento di vita
Durante l’Angelus, il Papa ha spiegato il significato della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, celebrata oggi domenica 14 settembre.
Foto: Vatican Media
Redazione (14/09/2025 16:51, Gaudium Press) “Cosa significa per noi oggi celebrare la festa dell’Esaltazione della Santa Croce?”, ha chiesto Papa Leone XIV dalla finestra degli appartamenti pontifici, oggi, domenica 14 settembre, giorno in cui, secondo la tradizione, «Santa Elena trovò il legno della Croce a Gerusalemme, nel IV secolo».
Per rispondere a questa domanda, il Sommo Pontefice ha fatto riferimento alle letture bibliche del giorno, iniziando dal racconto evangelico dell’incontro di Gesù con Nicodemo.
Nicodemo, «uno dei capi dei Giudei, uomo retto e di mente aperta (cfr. Gv 7, 50-51)», va incontro a Gesù durante la notte. Egli “ha bisogno di luce, di orientamento: cerca Dio e chiede aiuto al Maestro di Nazareth, perché riconosce in Lui un profeta “, spiega il Sommo Pontefice, e ”il Signore lo accoglie, lo ascolta e, alla fine, gli rivela che il Figlio dell’uomo deve essere innalzato, ‘affinché chiunque crede in lui abbia la vita eterna’ (Gv 3, 15)”. Parole che egli non comprese appieno immediatamente, ma che avrebbero avuto senso dopo la crocifissione, dice il Papa.
Cristo ci ha salvati con la croce
Gesù ricorda a Nicodemo l’episodio dell’Antico Testamento che narra come gli Israeliti, attaccati dai serpenti velenosi nel deserto, furono salvati “guardando il serpente di bronzo che Mosè, obbedendo all’ordine di Dio, aveva posto su un’asta”, e poi aggiunge che Dio “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.
Il Papa continua: “Dio ci ha salvati rivelandosi a noi, offrendosi come nostro compagno, maestro, medico, amico, fino a diventare per noi Pane spezzato nell’Eucaristia. E per compiere quest’opera, si è servito di uno degli strumenti di morte più crudeli che l’uomo abbia mai inventato: la croce”.
Celebrare l’esaltazione della croce significa quindi ricordare “l’immenso amore con cui Dio” ha abbracciato la croce “per la nostra salvezza”, trasformandola da “strumento di morte in strumento di vita”, insegnandoci che nulla può separarci da Lui e che “la sua carità è più grande del nostro stesso peccato”.
Infine, Leone XIV ha invitato i fedeli a chiedere, “per intercessione di Maria”, che “l’amore di Cristo che salva, si radichi e cresca in noi, e che sappiamo donarci gli uni agli altri, come Lui si è donato totalmente a tutti”.
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