Angelus: il Papa si sofferma sulla figura di San Giuseppe
Prima della preghiera dell’Angelus, Papa Leone XIV ha tenuto una meditazione sulla figura di San Giuseppe.

Foto: Vatican Media
Redazione (22/12/2025 14:46, Gaudium Press) Ieri, nella quarta domenica di Avvento, il Papa ha invitato i fedeli a meditare su San Giuseppe. La liturgia lo presenta “nel momento in cui Dio gli rivela in sogno la sua missione” (cfr Mt 1,18-24).
La lettura del Vangelo del giorno, secondo San Matteo, descrive un uomo “fragile e fallibile, come noi”, ha sottolineato il Papa, “ma allo stesso tempo coraggioso e forte nella fede”. Uomo “giusto”, pio israelita, osservante della Legge e assiduo frequentatore della sinagoga, Giuseppe di Nazareth è una persona estremamente sensibile e umana. Appare ancora più chiaro nella sua reazione quando l’Angelo gli rivela il mistero che si compie in Maria.
“Di fronte a una situazione difficile da comprendere e da accettare”, ha spiegato il Santo Padre, “egli non ha scelto, nei confronti della sua futura sposa, la via dello scandalo e della condanna pubblica, ma quella discreta e benevola del ripudio segreto” (cfr Mt 1,19). In questo modo, Giuseppe ha dimostrato di comprendere il significato più profondo della propria pratica religiosa: la misericordia.
“La purezza e la nobiltà dei suoi sentimenti”, ha continuato il Papa, “sono diventate ancora più evidenti quando il Signore, in sogno, gli ha rivelato il suo piano di salvezza, indicando il ruolo inaspettato che avrebbe dovuto assumere: essere lo sposo della Vergine, Madre del Messia”.
Giuseppe, “con un grande atto di fede, abbandonò l’ultima riserva delle sue certezze e si affidò a un futuro che ora era interamente nelle mani di Dio”. “Pietà e carità, misericordia e abbandono: ecco le virtù dell’uomo di Nazareth che la liturgia ci propone oggi, affinché ci accompagnino in questi ultimi giorni di Avvento, verso il Santo Natale”, ha concluso il Papa.
Leone XIV ha invitato i fedeli a ispirarsi a Giuseppe e ai suoi atteggiamenti, “che educano il cuore all’incontro con Cristo e con i nostri fratelli e sorelle, e che possono aiutarci a diventare, gli uni per gli altri, un presepe accogliente, una casa ospitale, un segno della presenza di Dio”.
Il Papa ha incoraggiato tutti a non perdere l’occasione, in questo tempo di grazia, di mettere in pratica queste virtù: “perdonando, incoraggiando, portando un po’ di speranza a coloro con cui viviamo e a coloro che incontriamo; e rinnovando nella preghiera il nostro abbandono filiale al Signore e alla sua Provvidenza, affidandogli tutto con fiducia”.
“Che la Vergine Maria e San Giuseppe ci aiutino, loro che per primi hanno accolto Gesù, il Salvatore del mondo, con fede e grande amore”.




lascia il tuo commento