Annunciati i nomi dei vincitori del Premio Ratzinger 2023
Il Premio Ratzinger viene assegnato ogni anno a studiosi di Teologia dogmatica o fondamentale, Sacra Scrittura, Patrologia, Filosofia e anche ad artisti di ispirazione cristiana.
Foto: Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger.
Redazione (08/11/2023 15:52, Gaudium Press) Gli organizzatori del Premio Ratzinger, la principale iniziativa della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, hanno reso noti i nomi dei vincitori di questa edizione 2023: il Rev. Prof. Pablo Blanco Sarto e il Prof. Francesco Torralba.
Il premio viene assegnato annualmente a due o tre studiosi di Teologia dogmatica o fondamentale, Sacra Scrittura, Patrologia, Filosofia, che si siano distinti per particolari meriti nelle pubblicazioni e/o nella ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il premio è stato esteso alle arti di ispirazione cristiana.
Programma dei premi 2023
Il 29 novembre, alle ore 17, si terrà una Conferenza di studio in lingua inglese presso la Pontificia Università Gregoriana. Il tema della conferenza sarà “L’eredità di Benedetto XVI”. Il 30 novembre, alle 8.15, sarà celebrata una Santa Messa nelle Grotte Vaticane in memoria del Pontefice tedesco.
Sempre il 30 novembre, alle 17, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, presiederà la cerimonia di consegna del Premio Ratzinger 2023 nella Sala Regia del Palazzo Apostolico. Durante la cerimonia di premiazione si terrà una riflessione sull’eredità di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Chi è Pablo Blanco Sarto?
Nato il 12 luglio 1964 a Saragozza, in Spagna, Pablo Blanco Sarto ha studiato Filologia Ispanica all’Università di Navarra e Teologia presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Il 21 settembre 1997 è stato ordinato sacerdote. Ha conseguito il dottorato in Filosofia e Teologia dogmatica presso l’Università di Navarra.
Attualmente è professore ordinario presso l’Università di Navarra e collabora con l'”Institut Papst Benedikt XVI” di Ratisbona (Germania), con numerose istituzioni accademiche in Spagna e America Latina e con diverse case editrici e riviste teologiche e pastorali. Fa parte del comitato redazionale dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger in spagnolo presso la BAC ed è autore di diversi studi e volumi sulla vita, il pensiero e l’opera di Joseph Ratzinger.
Chi è Francesc Torralba Roselló?
Francesc Torralba Roselló è nato a Barcellona il 15 maggio 1967. Ha conseguito il dottorato in Filosofia presso l’Università di Barcellona, in Teologia presso la Facoltà di Teologia della Catalogna, in Pedagogia presso l’Università Ramon Llull e in Storia, Archeologia e Arti Cristiane presso l’Ateneo Universitario Sant Pacià, Facoltà Antoni Gaudí.
Attualmente è professore accreditato presso l’Università Ramon Llull e tiene corsi e seminari presso altre università in Spagna e negli Stati Uniti. All’attività didattica alterna l’impegno nella scrittura e nella divulgazione del suo percorso di studi, orientato all’antropologia filosofica e all’etica. Autore prolifico, ha pubblicato oltre 1.800 articoli e più di 100 libri.
Candidature per il Premio Ratzinger
Dal 2011, il Premio Ratzinger viene assegnato ogni anno a due o tre accademici. Considerando i destinatari di questa edizione 2023, il Premio Ratzinger conterà 28 vincitori provenienti da 16 Paesi diversi: Germania (7), Francia (4), Spagna (3), Italia (2), Australia, Brasile, Burkina Faso, Canada, Estonia, Grecia, Inghilterra, Libano, Polonia, Stati Uniti, Sudafrica e Svizzera.
Le candidature al premio vengono effettuate da un comitato scientifico della Fondazione Ratzinger, composto da cinque membri nominati dal Papa. Il comitato è attualmente composto dai Cardinali: Kurt Koch (Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani); Luis Ladaria (Prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina della Fede); Gianfranco Ravasi (Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura); e dai Vescovi: Mons. Salvatore Fisichella (Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione) e Mons. Rudolf Voderholzer (Vescovo di Regensburg e Presidente dell’Institut Papst Benedikt XVI). (EPC)
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