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Ci sono progetti per rendere il vescovo Strickland un ‘martire’?

Il vescovo di Tyler ha pubblicato una lettera pastorale.

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Redazione (28/09/2023 16:30, Gaudium Press)  Monsignor Joseph Strickland, ovvero, se si vuole, un martire vivente: potrebbe essere il titolo del giornale.

Infocatólica riferisce che il vescovo di Tyler, in Texas, ha pubblicato una nuova lettera pastorale in cui afferma che “non possiamo onorare Dio, che è la verità, cercando di offrire benedizioni che vanno contro la sua verità”, riferendosi alle benedizioni alle coppie omosessuali che, nonostante il divieto del Vaticano, si possono ottenere facilmente in Germania e altrove.

Nella sua lettera, il Vescovo ricorda che Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina, e afferma che l’identità umana è determinata dal Creatore, a partire da un substrato biologico.

Dopo aver citato la lettera di Ratzinger sulla cura pastorale degli omosessuali, il Vescovo di Tyler afferma che le persone con tendenze omosessuali dovrebbero essere trattate in modo amorevole ma chiaro, dicendo loro “di non agire in base a queste inclinazioni”, e sostenendole affinché “possano abbracciare le loro croci e vivere l’autentica identità che Dio ha dato loro”.

Mons. Strickland deplora anche l’avanzata del movimento transgender in Occidente, un movimento che “cerca di alterare radicalmente il modo in cui il nostro mondo vede l’identità biologica e donata da Dio di ogni persona”, e nota che “un numero crescente di giovani viene coinvolto nel movimento”, mentre invita i genitori ad “affrontare la falsità dell’ideologia di genere con i loro figli in modo adeguato all’età”.

Il Vescovo invita a difendere sempre la Verità, con carità, e avverte che in vista del prossimo Sinodo, un incontro “che si sta delineando come un tentativo da parte di alcuni di cambiare la visione del cattolicesimo sulla salvezza eterna delle anime in Cristo”, i cattolici dovrebbero guardare “all’insegnamento perenne e immutabile della Chiesa”, che, tra gli altri punti, nega la possibilità di benedire le coppie omosessuali: “La verità si basa sulla Divina Parola di Dio, come rivelata nella Sacra Scrittura e nella Sacra Tradizione, e come custodita dal Magistero della Chiesa. Pertanto, qualsiasi tentativo di permettere la benedizione delle unioni omosessuali sarebbe un attacco al Sacro Deposito della Fede”.

Nel frattempo, queste parole, che di per sé avrebbero il valore di quelle di un pastore che guida il suo gregge, sono ora di interesse mondiale, a causa delle numerose voci secondo cui il Vaticano starebbe pensando di fare pressione su di lui affinché si dimetta, a causa della sua posizione conservatrice.

Personalità di rilievo come quella del cardinale Müller, ex prefetto della Dottrina della Fede, sono intervenute nella vicenda, consigliandogli di non dimettersi per non dare ai fautori delle sue dimissioni la possibilità di “lavarsene le mani”.

Lo stesso cardinale si è spinto a evocare lo spettro dello scisma nelle vessazioni a cui sarebbe sottoposto questo vescovo, quando ha recentemente affermato a Kath. net che “la rimozione arbitraria come vescovo di una diocesi in cui un vescovo è nominato da Cristo stesso come suo pastore mina l’autorità del Papa, come è accaduto storicamente con l’indegno abuso di ufficio sotto il papato avignonese (questa perdita di fiducia è stata una delle ragioni principali della rottura del cristianesimo della Riforma con la Chiesa cattolica e del suo odio verso il Papa, che, con le sue azioni arbitrarie, si era messo al posto di Dio)”.

Ci si chiede quindi se il Vaticano giocherà la carta della destituzione, facendo del Vescovo un martire vivente e una figura di riferimento in una Chiesa americana in cui alcuni settori ritengono di essere già stati destituiti dal Papa quando il Pontefice ha fatto riferimento a settori reazionari di quel Paese.

Da parte sua, il vescovo Strickland ha già confermato che non si dimetterà, ritenendo di avere il dovere di guidare la sua diocesi. (SCM)

 

 

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