Come si vive felici in questa vita?
Per vivere felici bisogna soffermarsi alla bellezza della vita stessa.
Rita Sberna (03.08.2022 08:29, Gaudium Press) Il mare, il cielo, l’aria, gli alberi e la natura in generale … tutto è bellezza ed è stato creato da Dio; a volte però non notiamo la bellezza perché la nostra natura stessa, macchiata dal peccato, ci mostra una visione distorta delle cose. Spesso non riusciamo a vedere gli altri per come sono realmente proprio per la nostra natura umana corrotta dal peccato.
Il cielo, il mare ecc… possono riflettere anche i nostri stati d’animo, se pensiamo alla pioggia a volte essa ci rattrista l’anima o se pensiamo al sole che ci trasmette gioia .. da qui si capisce come tutto è collegato a noi.
Non sempre siamo in grado di vedere la realtà per come essa è; ma la felicità sta proprio in questo, nel vedere le cose reali per come esse si presentano e accettarle così come sono.
Che idea mi faccio delle persone?
Questa è un’altra domanda che mi pongo anzi ci dobbiamo porre spesso: le persone ci sorprendono, possono avere reazioni diverse in situazioni diverse, a volte ci sembra di conoscere le persone ma in realtà non le conosciamo mai fino in fondo: nemmeno noi stessi ci conosciamo a fondo.
La realtà può essere distorta, e a volte le giudichiamo sbagliando.
Non sempre ciò che pensiamo è la realtà.
Vivere di speranza
Bisogna sempre vivere con la consapevolezza e la certezza che viene dalla speranza che il domani sarà sempre meglio dell’oggi.
Le speranze sono collegate alle aspettative che ognuno di noi si costruisce nella propria mente, bisogna ripetersi nella mente “andrà tutto bene” in questo modo l’uomo vive di speranza.
Vivere il presente come un dono
Una volta che abbiamo imparato a sperare bisogna vivere il presente come un dono, ed imparare a sentirsi amati nonostante le pene e le fatiche di ogni giorno.
Bisogna imparare a credere e sperare nell’impossibile ma soprattutto credere in Dio che tutto può.
Preghiera per la vita
O Dio, amante
e fonte della vita,
noi ti lodiamo,
ti glorifichiamo,
ti diciamo la
nostra gratitudine
ammirata e gioiosa
per il dono della nostra vita
e per il dono della vita
di ogni uomo,
anche di chi sente la vita
solo come un peso
ed una croce.
Noi crediamo, o Signore,
che nessun uomo
viene al mondo per caso,
ma che ogni uomo
è sempre il termine
vivo e personale
del tuo amore di
Creatore e di Padre.
Da te illuminati,
o luce del mondo,
fa che sappiamo scorgere
il riflesso dello splendore
del tuo volto,
di te o Dio che sei
Bellezza infinita,
sul volto di ogni uomo,
sul piccolo volto che
si sta formando del bambino
non ancora nato,
sul volto triste
di chi è colpito
dalla malattìa e dal dolore,
dalla solitudine e
dall’emarginazione,
sul volto stanco
dell’anziano e di chi sta per morire.
Cristo Gesù, che
nell’Eucaristia memoriale
della tua Croce ci ami
sino alla fine divenendo
per noi Pane di vita e pegno di vita eterna,
donaci la speranza,
l’inventiva, il coraggio,
la perseveranza e la gioia
di custodire, di difendere e
di promuovere la vita umana
nelle nostre famiglie,
nella nostra città,
nel mondo intero.
Infondi, Dio
d’ogni consolazione,
la tua luce e la tua grazia
in quanti, medici, infermieri,
volontari, genitori,
spendono ogni giorno
le loro energie al servizio
amoroso delle membra
sofferenti del tuo Corpo,
che è la Chiesa.
O Maria, Immacolata
e piena di grazia
sin dal concepimento,
tu che con il tuo “sì”
umile e grande sei diventata
per opera dello
Spirito Santo Madre
dell’Autore della vita,
fa che ogni mamma
in attesa senta rivolta
a sé la parola dell’angelo
“Benedetto il frutto
del tuo seno”,
e a tutti noi dona
di servire la vita
di ogni nostro fratello
così da raggiungere
la pienezza della gioia
e della vita
nell’eterna comunione
d’amore del Padre,
del Figlio e dello
Spirito Santo. Amen.
(Mons. Dionigi Tettamansi)
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