Come vincere l’orgoglio? Ce lo svelano i padri del deserto
Per rimanere uniti a Dio bisogna respingere il veleno dell’orgoglio. Satana è stato superbo ed orgoglioso ed è per questo che è nemico di Dio.
Rita Sberna (03.07.2021 13:25, Gaudium Press) I padri del deserto sono uomini innamorati di Cristo che hanno deciso di vivere una vita ritirata per essere più uniti a Dio. Dalla fine del III secolo hanno vissuto soprattutto nel Medio Oriente, ed i più conosciuti sono i padri del deserto egiziano.
Dei padri del deserto non si sa molto ma una cosa risaputa è che i loro ritiri nel deserto, li hanno resi maestri del discernimento spirituale.
Ci sono molti scritti che ci hanno lasciato i padri del deserto e che possono aiutarci nel nostro cammino di fede cristiana. Tra questi, possiamo trarre ben cinque lezioni valide per la nostra anima.
- Meditare sui propri peccati
L’orgoglio è certamente la “patologia più ovvia dell’uomo contemporaneo”. L’orgoglioso si sente autosufficiente al punto di mettersi al posto di Dio sia nei pensieri che nei giudizi e nelle azioni.
Per contrastare questa tendenza naturale, bisognerebbe (secondo i padri del deserto) meditare di più sui propri peccati, ritenendosi più peccatori degli altri e rimanendo umili.
- Vivere il Vangelo
I Padri del deserto non avevano una Bibbia come noi ma consultavano degli scritti biblici in rotoli di papiro, questo consultare quotidianamente la parola di Dio, evitava di avere pensieri negativi in modo che la Parola di Dio prendesse il primo posto su tutto. I Padri del deserto ci insegnano che ‘L’orgoglio del diavolo viene sempre vinto dall’umiltà dell’ordine di Cristo’”.
- Mantenere pensieri positivi
I padri positivi stavano in continua vigilanza. Si può riassumere in una sola frase quello che essi facevano: “Voglio riempire la mia mente di Dio!”
- Sfidare se stessi e il prossimo
L’uomo orgoglioso giudica il proprio fratello come se fosse Dio, l’uomo umile invece diffida dal proprio giudizio.
I padri del deserto avevano tanta umiltà di spirito nei confronti del prossimo e lo dimostra una frase di Abba Arsène: “Mentre Abba Arsene interrogava un vecchio egiziano, un altro, vedendolo, gli disse: ‘Abba Arsene, come fa lei, che ha una cultura romana e greca, a interrogare questo contadino sui propri pensieri?’ Egli rispose: ‘Ho sicuramente una cultura romana e greca, ma non conosco nemmeno l’alfabeto di questo contadino’”.
- Stare in continua allerta
I Padri del deserto erano consapevoli del loro nulla d’innanzi alla Maestosità e Potenza di Dio, hanno avuto l’umiltà di considerarsi sempre novizi.
Possiamo riassumere queste cinque lezioni dei padri del deserto in una sola delle loro frasi: “Faccio ciò di cui l’uomo ha bisogno: temere il giudizio di Dio, odiare il peccato, amare la virtù e pregare Dio senza interruzione”.
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