Cosa fare dei rami benedetti la Domenica delle Palme?
Questi rami benedetti non possono essere eliminati in alcun modo, perché quando sono benedetti diventano sacramentali.
Foto: Cathopic/Roberto Castillo foto.
Redazione (01/04/2023 14:16, Gaudium Press) La Settimana Santa, la più importante della liturgia cattolica, si apre con la Domenica delle Palme, in cui si ricorda l’ingresso trionfale di Nostro Signore Gesù Cristo a Gerusalemme, accolto dal popolo che, con i rami di palma in mano, cantava “Osanna nell’alto dei Cieli”.
I rami benedetti diventano sacramentali
Quando si celebra questo momento della liturgia, i fedeli prendono i rami benedetti per partecipare alla processione che precede la Santa Messa della Domenica delle Palme. Dopo la celebrazione, i rami benedetti, che diventano sacramentali, vengono portati dai fedeli nelle loro case.
Questi rami benedetti non possono essere eliminati in alcun modo, perché servono come medicina, protezione e, soprattutto, come memoria dell’impegno che ogni cattolico ha assunto come seguace di Cristo. Ma in fondo, cosa fare di questi rami dopo la Domenica delle Palme?
L’ideale è metterli in un luogo ben visibile della casa, vicino a una croce, all’immagine dei santi o alle immagini del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria, insomma in un luogo della casa dove abitualmente si prega. C’è anche chi li mette sulla porta di casa come protezione dell’abitazione.
È consuetudine della Chiesa che, quando i rami si seccano, vengano bruciati e le ceneri sparse nella terra o sotterrate. Le parrocchie di solito bruciano i rami dopo che sono secchi e conservano le ceneri fino all’anno successivo per usarle nelle celebrazioni del Mercoledì delle Ceneri (EPC).
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