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Demolizione della casa parrocchiale da parte del governo comunista cinese

La casa parrocchiale della diocesi di Datong, nel nord-est della Cina, è stata demolita dalle autorità cinesi il 22 febbraio.

540px Church of the Immaculate Heart of Mary in Datong 2011 07

 

Redazione (27/02/2023 16:17, Gaudium Press) La canonica della diocesi di Datong, nel nord-est della Cina,  era stata finora utilizzata come convento per le suore e anche per i sacerdoti; solo l’enorme chiesa a cui era annessa, è stata risparmiata, poiché la sua demolizione avrebbe potuto suscitare troppo scalpore a livello internazionale.

 

Il sito web AsiaNews ha riferito che la polizia di Datong (Shanxi) ha iniziato col demolire la casa a colpi di piccone.

Questi edifici si trovano in una zona di alto valore urbanistico. Comunque i fedeli di Datong stanno inviando messaggi ovunque per chiedere a tutti di pregare per fermare il comportamento irrazionale del sindaco.

Senza vescovo dal 2005, questa diocesi è tra quelle “ufficiali” riconosciute dal Partito Comunista Cinese. Infatti, l’ultimo vescovo Taddeo Guo Yingong, che aveva iniziato il suo ministero nel 1990 vi era rimasto fino al 2005, anno della sua morte. In passato aveva trascorso più di 10 anni ai lavori forzati durante la Rivoluzione culturale.

Lo scorso ottobre era stato siglato il rinnovo dell’accordo sino-vaticano sulla nomina dei vescovi, ma ciò non ha fermato la repressione governativa.

La diocesi di Datong non è la sola ad essere preoccupata per la distruzione dei beni appartenenti alle chiese cristiane. Nel rapporto annuale del 2022 sulla persecuzione delle religioni, l’ONG ChinaAid ha denunciato i numerosi attacchi ai luoghi di culto, in un contesto di rafforzamento della politica di sinicizzazione delle religioni. Pechino sta conducendo una vera e propria campagna per assoggettare le minoranze religiose agli standard fissati dal Partito Comunista Cinese.

Il cristianesimo non è tollerato sul territorio cinese. Le croci in vista vengono regolarmente rimosse e sostituite con bandiere cinesi e diverse chiese sono già state demolite, come quella di Beihan, nella diocesi di Taiyuan, fatta saltare in aria il 25 agosto 2022. Decorazioni, dipinti e immagini ritenute “troppo occidentali” vengono rimosse, per affermare la “sinicizzazione” e un cristianesimo “secondo le caratteristiche cinesi” e soggetto all’autorità del Partito Comunista.

 

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