“Don Calabria, l’artigiano della provvidenza”. Il Papa in Udienza ricorda il fondatore dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza
Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i partecipanti e le partecipanti ai Capitoli Generali dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza (Don Calabria).
Rita Sberna (30.05.2022 17:45, Gaudium Press) Il capitolo aveva come tema: La Profezia della Comunione. A quel punto il Papa introduce il suo discorso dopo aver fatto i saluti al Superiore Generale e alla Superiora Generale con queste parole: “La nostra comunione nasce e si alimenta prima di tutto nel rapporto con Dio Trinità – l’abbiamo meditato con i testi di San Giovanni in questo tempo pasquale –; e si manifesta poi concretamente nella fraternità, nello spirito di famiglia, che è tipico anche del vostro carisma, e nello stile sinodale che avete abbracciato in piena sintonia con il cammino di tutta la Chiesa”.
Ravvivare nel mondo la fede in Dio Padre e l’abbandono filiale alla sua provvidenza
Il Papa ha poi parlato loro del carisma che portano avanti con la loro missione e con il cammino intrapreso: “Secondo il vostro carisma, siate chiamati a ravvivare nel mondo la fede in Dio Padre e l’abbandono filiale alla sua provvidenza. È bello questo! Quando contempliamo Gesù nella sua vita pubblica, nella sua predicazione, anche nei suoi colloqui con i discepoli, vediamo che nel suo cuore c’era al primo posto questo desiderio: far conoscere il Padre, far sentire la sua bontà.”
Abbandonarsi alla Provvidenza
Continua Francesco – “Gesù viveva così, pienamente immerso nella volontà del Padre, e tutta la sua missione era finalizzata a farci entrare in questa relazione filiale, che ha come tratto essenziale la fiducia nella Provvidenza: che il Padre ci conosce meglio di noi stessi e sa meglio di noi ciò di cui abbiamo bisogno.”
Don Calabria è stato un profeta
Il Pontefice ha iniziato a ricordare il fondatore, don Calabria che ha fondato questa realtà dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza “Sulle orme di San Giovanni Calabria avete scelto di farlo vostro e testimoniarlo, e volete farlo specialmente in compagnia dei più poveri, degli ultimi, degli scartati della società, che sono le vostre “perle”, come li chiamava lui, il vostro Fondatore.”
Papa Francesco ha poi ricordato don Calabria con queste parole: “un uomo inserito nella Chiesa del suo tempo, che ha saputo rispondere ai bisogni andando alle periferie, per manifestare il volto paterno e materno di Dio. Rileggerlo con fedeltà creativa, cercando nuovi sentieri perché si realizzi il “sogno di Dio” sulle vostre comunità religiose”.
Artigiani di “una cultura della provvidenza”
La cultura della provvidenza secondo il Papa è un antidoto alla cultura dell’indifferenza. Francesco dice a tal proposito: “la spiritualità cristiana della provvidenza non è fatalismo, non vuol dire aspettare che piovano dal cielo le soluzioni ai problemi e i beni di cui abbiamo bisogno. No. Al contrario, significa cercare di assomigliare, nello Spirito Santo, al nostro Padre celeste nel prenderci cura delle sue creature, specialmente di quelle più fragili, più piccole; significa condividere con gli altri il poco che abbiamo perché a nessuno manchi il necessario. È l’atteggiamento della cura, più che mai necessario per contrastare quello dell’indifferenza.”
Vivere la provvidenza come “condivisione”
Papa Francesco parla anche dell’aspetto della “condivisione” molto importante anche quello nella vita dei cristiani, ha fatto anche un esempio sui nonni che pur di dare da mangiare a chi ne aveva di bisogno, condividevano quell’unico piatto di minestra o di polenta che avevano.
“Così ci ha insegnato Gesù Cristo nel miracolo della condivisione – e non moltiplicazione – dei pani e dei pesci. Oggi c’è bisogno di cristiani che servano la Provvidenza praticando la condivisione” – afferma Francesco.
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