Don Dario Gervasi ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 18 ottobre
La celebrazione è stata presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis presso la Basilica di San Giovanni in Laterano.
Rita Sberna (22.10.2020 20:06, Gaudium Press) Don Dario Gervasi, il 18 ottobre presso la Basilica di San Giovanni Lateranense ha ricevuto l’ordinazione episcopale dalle mani del cardinale vicario Angelo De Donatis, nominato da Papa Francesco, vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore sud, lo scorso 31 agosto.
I Consacranti sono stati l’Arcivescovo di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado Giovanni Tani e il vescovo di Civitavecchia – Tarquinia Gianrico Ruzza, suo predecessore alla guida pastorale del settore sud della diocesi di Roma.
La celebrazione è stata trasmessa in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.
Chi è don Dario Gervasi
A don Dario è stata affidata la sede titolare di Subaugusta, è nato l’8 maggio a Roma nel 1968, ed è entrato presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore nel settembre 1988.
Il 22 maggio 1994 è stato ordinato sacerdote, dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini. Fino al 2000 è stato vicario parrocchiale a Santa Maria delle Grazie al Trionfale, successivamente è stato anche vicario presso Santi Gioacchino e Anna, fino al 2003, divenendo parroco.
Lo è stato fino al 2008, poi è tornato al seminario maggiore come vicerettore.
Nel 2014 gli arriva la nomina di parroco della comunità della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, a Giardinetti.
Numerosi sono stati gli incarichi che ha ricoperto nel corso degli anni: incaricato ad interim del Servizio per le vocazioni della diocesi di Roma (2009 – 2011); incaricato dell’Opera Vocazioni Sacerdotali (2009 – 2011); deputato della Congregazione dei Missionari dell’Istituto Imperiali Borromeo (2009 – 2014).
Lo stemma araldico scelto da Vescovo
Ha scelto uno stemma composto da: la croce, lo scudo, il galero prelatizio e il cartiglio. Ciascun elemento coincide con la carica che ricopre. La forma dello scudo è gotico moderno, leggermente sagomato e identico a quello di san Giovanni Paolo II.
Il cartiglio sotto lo scudo contiene questa frase scelta dal titolare dello stemma: “Caritas Christi Urget Nos” (“La carità di Cristo ci muove”), tratto dalla seconda lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi (2 Cor 5,14
“Essere Pastori significa assumere fino in fondo la responsabilità di camminare innanzi al gregge, e senza tentennamenti nella guida, per rendere riconoscibile la nostra voce sia da quanti hanno abbracciato la fede, sia da coloro che ancora «non sono di questo ovile»: siamo chiamati a far nostro il sogno di Dio, la cui casa non conosce esclusione di persone o di popoli.”
Omelia del Santo Padre in occasione della Professione di fede con i Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, 23/05/2013
lascia il tuo commento