Don Maurizio Mirilli “Àlzàti. L’incontro tra due libertà”
Un libro per parlare della libertà tra Dio e l’uomo del sacerdote che ha anche creato la “Casa della gioia”.
Rita Sberna (03.07.2020 08:31, Gaudium Press) Don Maurizio Mirilli, è parroco presso la parrocchia del SS. Sacramento a Tor de’ Schiavi di Roma, ha scritto vari libri uno tra gli ultimi: “Àlzàti. L’incontro tra due libertà”, per l’edizioni San Paolo, mediante il quale racconta la sua storia di vocazione.
La copertina di questo libro è molto suggestiva perché raffigura un famoso disegno pittoresco, quello della mano di Dio che tocca quella di Adamo e quindi di ogni uomo.
Questa immagine è la sintesi di tutto il libro, nel titolo è sottolineato il verbo “Alzati” ripetuto da Gesù nel Vangelo, più volte, alzarsi verso Gesù ma anche Gesù si alza per andare verso i suoi figli.
La storia di don Maurizio
Don Maurizio Mirilli prima di diventare sacerdote, era un promettete giovane in carriera, un manager pieno di sogni, desideri e affermazione. Si è laureato e cercava il successo pur essendo un giovane che ha frequentato la parrocchia ed è sempre stato sensibile ai bisogni degli altri.
Sin da giovane Maurizio, ha sentito la chiamata a “donarsi”, faceva il catechista, stava in oratorio e nella sua mente c’era sempre la condivisione con gli altri, essere aperto ai bisogni di chi è in difficoltà. Era un desiderio di non rinchiudersi in se stesso anche se prevaleva nei primi anni, un desiderio di riscatto sociale e di affermazione.
Poi però la chiamata alla vocazione arriva insistentemente anche se il discernimento vocazionale è stato molto lungo per anni, la prima chiamata arriva a 23 anni e in quell’occasione i genitori di Maurizio reagirono male al punto che decide di accantonare questa chiamata. Ma dopo 6 anni, riesplode questa forte chiamata e questa volta, il giovane Maurizio risponde sì a Dio. I genitori a quel punto accettano i suoi desideri ed entra in seminario.
L’inizio e la chiamata al sacerdozio
Il 19 giugno 1999 fu proprio il giorno del suo primo Sì e il 2 maggio 2004 fu il giorno della sua ultima ordinazione sacerdotale fatta da Giovanni Paolo II. Di San Giovanni Paolo II, don Maurizio ricorda lo sguardo e le mani ma soprattutto la stretta di mano, era una sorta di messaggio di incoraggiamento da parte del Pontefice a tutti i giovani sacerdoti presenti.
Don Maurizio Mirilli è stato il Direttore per il Servizio della pastorale del servizio giovanile della diocesi di Roma, ed ha creato la “Casa della gioia”, un frutto del suo ministero sacerdotale.
Nella sua parrocchia ci sono alcuni ragazzi con varie disabilità e confrontandosi con i genitori di loro, ne ha conosciuto alcuni che erano in fin di vita e colpito dal dolore dei genitori, confrontandosi con i suoi parrocchiani, don Maurizio decide di aiutarli oltre che con la preghiera anche con le opere. Il passo del Vangelo che lo illuminò fu quello del paralitico che per arrivare a Gesù fu calato dal tetto che era stato scoperchiato. Don Maurizio decide di scoperchiare il tetto della sua parrocchia e di dare alloggio a questi ragazzi disabili. Attualmente ci sono cinque ragazzi e due suore che fanno da mamme, oltre che tanti parrocchiani volontari.
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