E’ nato un dipartimento contro l’uso strumentale della fede: La Madonna libera dalle mafie
E’ stato promosso dalla Pontificia accademia mariana Internazionale.
Rita Sberna (15.10.2020 19:59, Gaudium Press) E’ nato a Roma nel mese di settembre, un osservatorio di analisi studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi. Il nome dell’iniziativa è : “Liberare Maria dalla Mafia e dal potere criminale”. L’iniziativa è stata promossa dalla Pontificia accademia mariana Internazionale, guidata da padre Stefano Cecchin.
Papa Francesco ha espresso il suo apprezzamento a padre Stefano Cecchin, per l’iniziativa sottolineando l’importanza di escludere una religiosità fuorviata, e liberare la devozione mariana da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondano ai criteri evangelici di giustizia, libertà e solidarietà.
Il Papa ha detto espressamente in una lettera che la Madonna non deve essere più oggetto di manipolazioni e manomissioni del suo culto.
Padre Cecchin spiega un po’ l’azione dell’Accademia: “si collega “idealmente” all’anatema di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi ad Agrigento nel 1993 e a quello di papa Francesco a Cassano allo Ionio, il 21 giugno 2014: i mafiosi, ha detto Bergoglio in Calabria, “non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”. E proprio in Calabria la Conferenza episcopale regionale ha dato alle stampe la seconda edizione aggiornata di un volume La ‘ndrangheta è l’antivangelo (curata dai sacerdoti Filippo Curatola, Enzo Gabrieli e Giovanni Scarpino” per l’editrice Tau) con la presentazione del presidente dei vescovi calabri, monsignor Vincenzo Bertolone. Il volume raccoglie i documenti e i pronunciamenti della Chiesa calabrese in materia di contrasto alla criminalità organizzata a partire da una lettera pastorale per la Quaresima datata 1916. Il tema è ancora attuale da far ribadire, ancora una volta, al presidente dei vescovi della regione, che “la mafia non ha nulla a che spartire con il cristianesimo”.
La Calabria, si legge nel testo della Cec, è stata la prima regione ecclesiastica italiana, a promuovere un corso di formazione per gli studenti di teologia ed aperto ai laici sul tema “La Chiesa di fronte alla ‘ndrangheta” giunta al suo quarto appuntamento.
Don Enzo Gabrieli sul settimanale della diocesi di Cosenza scrive (riferendosi ai mafiosi): “Loro ci provano in ogni occasione, ma noi dobbiamo spezzare in qualche modo questa spirale”.
Queste sono le parole pronunciate da Papa Francesco, in occasione della messa al foro italico per i 25 anni dalla morte di padre Pino Puglisi: «Chi è mafioso non vive da cristiano perché bestemmia con la vita il nome di Dio». Da qui l’energico richiamo: «Oggi abbiamo bisogno di uomini di amore, non di uomini di onore; di servizio, non di sopraffazione».
Allo stesso modo, chi è mafioso non può utilizzare la Madonna come oggetto di manipolazione e manomissione del culto.
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