Evitiamo di giudicare gli altri. Come fare?
Non è semplice non giudicare gli altri ma esistono delle tecniche che possono aiutarci a farlo.
Rita Sberna (06.10.2020 08:23, Gaudium Press) Gesù ci chiede di non giudicare il fratello e di togliere prima la trave che è nel nostro occhio perché un cieco non può fare da guida ad un altro cieco. Eppure spesso capita di giudicare i nostri fratelli ma anche San Giacomo ci dice: “Chi ti credi di essere, giudicando il tuo prossimo? “(Gc 4, 12).
Giudicando gli altri ci sentiamo più sicuri di noi stessi ma non è così! Sappiamo bene che l’unico giudice giusto che esamina la persona e le situazioni alla perfezione è soltanto Dio perché Lui ha la capacità di vedere oltre e di leggere soprattutto le intenzioni del cuore.
Gesù nel Vangelo parla chiaramente del giudizio: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati, poiché con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello? E la trave che è nel tuo, non la noti?” (Mt 7, 1-4)
Dobbiamo avere un atteggiamento interiore pieno di bontà nei confronti di chi sbaglia. La misericordia sta alla base di tutto: “Il giudizio è senza misericordia per coloro che non hanno mostrato misericordia” (Gc 2, 13).
Ovviamente Gesù non ci chiede soltanto di non giudicare ma anche di correggere fraternamente il fratello che sbaglia: “Se tuo fratello ha commesso un peccato, va a parlargli da solo faccia a faccia e mostragli la sua colpa” (Mt 18, 15).
Cosa fare per non giudicare gli altri
Prima di giudicare gli altri dovremmo essere in grado di guardare in faccia il nostro peccato “Scagli la prima pietra chi è senza peccato” disse Gesù quando volevano lapidare la donna. Guardare il nostro peccato in faccia, ci porta a volere e a desiderare la misericordia di Dio, la stessa misericordia che noi dobbiamo inoltrare agli altri quando sbagliano.
Allora come possiamo smettere di giudicare i nostri fratelli che sbagliano? Innanzitutto affidando questo nostro desiderio al Signore (come tutti gli altri del resto). Poi bisogna capire cosa ci porta a giudicare gli altri: sicuramente la rabbia, il risentimento, la gelosia … allora ad ogni sentimento negativo bisogna sostituire con atti di misericordia, una parola gentile, una preghiera, un passo verso il perdono.
Lo Spirito Santo ci aiuterà a distinguere il peccato dal peccatore, il bene dal male e così eviteremo di giudicare le persone ma soltanto le situazioni.
Possiamo farcela, chiedendo questa grazia al Signore che sicuramente ce la concederà per il bene nostro e di chi ci sta accanto.
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