Fabrizio Gatta da giornalista della Rai a sacerdote
Dopo la laurea in Teologia è stato ordinato diacono a Sanremo e il 7 dicembre diventerà prete.
Rita Sberna (19.06.2021 08:37, Gaudium Press)Fabrizio Gatta, difficile non ricordare il suo volto che ci ha tenuto compagnia per vent’anni presso le reti Rai, è passato dalla conduzione di Linea Blu a Linea Verde, fino a condurre Uno Mattina weekend.
Solo da qualche anno il giornalista ha deciso di lasciare il piccolo schermo per dedicarsi al prossimo e per laurearsi in Teologia e diventerà sacerdote il prossimo 7 dicembre.
La sua vocazione sacerdotale la esercita nella città di Sanremo.
Esattamente 7 anni fa, Fabrizio Gatta ha deciso di lasciare spazio nella sua vita alla “vocazione” e già all’epoca raccontava alla rivista Credere: «Avevo successo, belle auto, belle donne, non mi mancava nulla. Vivevo un po’ quel senso di onnipotenza che ti dà la notorietà. Ma qualcosa mancava».
Il suo arrivo in Rai
Fabrizio Gatta è approdato in Rai con il “Concerto dell’Epifania” nel 1996, che ha presentato anche nelle successive otto edizioni. L’anno dopo Mario Maffucci, vicedirettore di rete, lo vuole nella squadra di Miss Italia, coinvolgendolo fino al 2002 nella conduzione delle Anteprime, con Manila Nazzaro, Gloria Bellicchi, Roberta Capua e nelle finali di Salsomaggiore Terme, con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi.
Da lì, inizia anche a fare l’inviato per varie trasmissioni, e dal 2000 al 2007 è il volto maschile di Rai International, poi ha lavorato con Elisa Isoardi, Eleonora Daniele fino ad arrivare al 2013 quando decide di abbandonare la sua carriera giornalistica per seguire la chiamata al sacerdozio.
Ad Avvenire aveva raccontato: «Indubbiamente, una vocazione adulta va soppesata perché si tratta di formare una persona che la vita ha, di fatto, già plasmato. Per questo, quando mi sono recato dal cardinale Agostino Vallini dissi: “Eminenza, io vorrei fare questo cammino. Ho 50 anni, so che è una difficoltà!”. Ma lui mi rispose: “Caro Fabrizio, chi sono io per dire no allo Spirito Santo che ti manda qui, oggi, da me!’».
“Dietro e prima di ogni vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata, c’è sempre la preghiera forte e intensa di qualcuno: di una nonna, di un nonno, di una madre, di un padre, di una comunità…”
Discorso di Papa Francesco pronunciato prima della recita del Regina Caeli, 21/04/2013
“Le persone consacrate sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli e i poveri. ”
Discorso pronunciato dal Papa durante l’Angelus in Piazza San Pietro, 02/02/2014
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