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Germania: i luterani chiedono ai cattolici l’ordinazione di donne sacerdote
In tal senso è intervenuta Annette Kurchus, presidente dei luterani in Germania.
Redazione (14/04/2023 08:59, Gaudium Press) In un’intervista alla “Neue Osnabrücker Zeitung”, Annette Kurchus, presidente dei luterani in Germania, ha riferito che i luterani hanno avuto una “conversazione piacevolmente aperta” con i cattolici tedeschi e che in questa comunicazione ” crescono vicinanza e fiducia”.
Kurschus ha poi aggiunto: “Non capisco e mi fa molto male che la Chiesa cattolica non ordini le donne come sacerdoti. Per me non ha senso”. Ha aggiunto di percepire che la Chiesa cattolica “non pratica una reale partecipazione alla leadership religiosa. Inoltre non siamo ancora uniti, nel modo di invitarci reciprocamente alla comunione”.
Molte sono le voci che hanno messo in guardia la Chiesa tedesca, e la Chiesa in generale, dal pericolo di una protestantizzazione, riferendosi in particolare alle iniziative che sono state sviluppate o incanalate all’interno del cosiddetto Cammino sinodale tedesco.
Ad esempio, l’ex prefetto della Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Müller, afferma nel suo libro In buona fede che è “in atto una democratizzazione” nella Chiesa, che egli paragona a “una protestantizzazione de facto“.
“Come tedesco, il mio pensiero va subito a quanto sta accadendo in Germania, dove nel 2019 è iniziato un processo sinodale, con l’approvazione di Roma, da cui emergono slanci piuttosto critici e istanze teologicamente insostenibili. In questo contesto, c’è addirittura chi vorrebbe esercitare un controllo sull’elezione del vescovo a partire dalla base dei fedeli”, qualcosa come l’elezione del “presidente di un Land (Stato federale tedesco) legato alla volontà del popolo, qualcosa come un deputato”, qualcosa che “non ha nulla a che fare con la Chiesa. Un vescovo è ordinato dallo Spirito Santo e riceve un mandato”, dice il cardinale.
Naturalmente, questa influenza protestante nella Chiesa si estende anche agli aspetti morali e di fede, come nel caso della possibilità di ordinazione femminile.
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