Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!»
15 SETTEMBRE 2021 MERCOLEDÌ
BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA – MEMORIA
Gv 19,25-27
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Commento:
La memoria mariana odierna ci mette davanti alla verità: Maria sotto la Croce diventa nostra Madre e nostra Corredentrice.
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Due verità di fede relative a Maria scaturiscono dal mistero del Calvario. La prima è la maternità di Maria nei nostri confronti. Secondo Leone XIII, Maria, per darci la vita soprannaturale della grazia ed averci come figli spirituali, offrì ella stessa suo Figlio alla giustizia divina e con lui morì spiritualmente trafitta da una spada di dolore nel suo spirito. Con immenso dolore ci partorì spiritualmente alla vita della grazia, Colei che senza dolore aveva partorito miracolosamente il Figlio, uscito dal suo grembo, come un raggio di sole attraversa un cristallo.
La seconda è la corredenzione mariana. Infatti, Papa Giacomo Della Chiesa nella sua Lettera Apostolica “Inter sodalicia” (1918) scrive che Maria sul Calvario ai piedi della Croce “patì talmente e quasi morì col Figlio paziente e morente, per un disegno divino, ed immolò il Figlio suo per placare la giustizia divina, di modo che a ragione si può dire che Maria ha redento assieme a Cristo il genere umano”.
Ecco i legami che ci uniscono affettivamente ed effettivamente a Maria: è nostra Madre, e, unita a Gesù e subordinata a Lui, è la nostra corredentrice. Dobbiamo a Lei il dono del Figlio sulla Croce per pagare il prezzo del nostro riscatto. Maria ci ha dato tutto, ce lo ha dato con immenso dolore ma autentica allegria, poiché c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Amiamola retribuendo il suo dono totale, diamole tutta la nostra vita, il nostro cuore, la nostra volontà, i nostri averi materiali e spirituali. Mettiamoci per intero al suo servizio, solo così saremo all’altezza di un così grande e sproporzionato amore.
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