Gli asteroidi appena scoperti portano il nome di un Papa e di tre gesuiti
Fondata nel 1582, la Specola Vaticana è uno dei più antichi osservatori astronomici attivi al mondo.
Foto: Divulgazione/Br. Robert Macke S.J./Vatican Observatory.
Redazione (25/02/2023 14:42, Gaudium Press) Quattro asteroidi appena scoperti hanno preso il nome di un Papa e di tre gesuiti. La notizia di tale onore è stata annunciata da Christopher Graney, scienziato della Specola Vaticana, all’inizio di questa settimana.
L’asteroide “560974 Ugoboncompagni“ prende il nome da Papa Gregorio XIII, che ha dato inizio alla tradizione degli astronomi e degli osservatori pontifici. Altri tre asteroidi hanno ricevuto il nome da notabili cattolici, tutti religiosi gesuiti. Attualmente, più di 30 asteroidi portano il nome di religiosi della Compagnia di Gesù.
“562971 Johannhagen” onora padre Johann Hagen (1847-1930), direttore della Specola Vaticana dal 1906 al 1930. “551878 Stoeger” onora padre Bill Stoeger, SJ (1943-2014), cosmologo e teologo della Specola Vaticana. Infine, “565184 Janusz” onora padre Robert Janusz (nato nel 1964), attualmente nello staff dell’Osservatorio.
Processo di denominazione degli asteroidi
Dopo la scoperta di un asteroide, gli viene assegnato un numero di designazione permanente. A quel punto, chi ha scoperto l’asteroide può suggerirne il nome. Il processo di assegnazione del nome può durare decenni e segue una serie di regole.
Non sono ammessi nomi di animali domestici e nomi di natura commerciale. I nomi delle persone possono essere utilizzati solo 100 anni dopo la loro morte, allo stesso modo quelli di eventi noti possono essere scelti solo dopo il loro centenario.
I nomi proposti sono giudicati dal Gruppo di lavoro per la nomenclatura dei piccoli corpi dell’Unione Astronomica Internazionale (WGSBN), composto da 15 astronomi professionisti provenienti da tutto il mondo.
La Specola Vaticana: una delle più antiche al mondo
Creata nel 1582, la Specola Vaticana è uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo. Inizialmente ospitato sui tetti della Chiesa di Sant’Ignazio a Roma, si è poi trasferito all’interno delle mura della Città del Vaticano. L’attuale sede della Specola Vaticana si trova nelle ville papali di Castel Gandolfo, a pochi chilometri da Roma, accanto alla residenza estiva dei Papi
La Specola Vaticana ha anche un gruppo di ricerca presso l’Università dell’Arizona (Stati Uniti) dove, in collaborazione con questo istituto di istruzione superiore, ha realizzato il Telescopio vaticano a tecnologia avanzata sul Monte Graham, entrato in funzione nel 1993. Il cambiamento di sede è avvenuto a causa dell’inquinamento luminoso dell’area metropolitana di Roma (EPC).
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