Gli incontri di una bambina con la Madonna, prima di morire
La storia di Sara Mariucci.
Redazione (06/07/2020 15:49, Gaudium Press) Monsignor Mario Ceccobelli, vescovo emerito di Gubbio, è stato incaricato a raccogliere tutti gli elementi, testimonianze e dati che riguardano il caso della piccola Sara Mariucci.
Il padre francescano eremita Francesco Ferrari è l’uomo chiave dell’indagine che riguarda i fatti straordinari della bambina morta a 3 anni e 7 mesi, a causa di una scarica elettrica mentre si trovava al mare con i genitori.
Per molti anni il padre francescano, ha studiato il caso raccogliendo un dossier molto ampio di dettagli.
Il caso della piccola Sara, è seguito con molta attenzione dalla diocesi di Gubbio e non solo. Questa storia raccoglie molti elementi di misticismo. Padre Francesco ne parla in un piccolo volume “Storia di Sara”.
Sara nasce il 31 dicembre 2002 a Gubbio, figlia secondogenita di Michele Mariucci e Anna Armentano, gli eventi che riguardano la sua storia si svolgono nell’arco di un breve tempo: dal luglio 2006 all’agosto 2006.
Nel luglio 2006, la piccola Sara incontra la Madonna, la bimba raccontò tutto alla madre, la sera del 4 agosto alle ore 21.
La famiglia Mariucci il 4 agosto era ospite di Rosa (sorella di Anna) a Francavilla Marittima, provincia di Cosenza per trascorrere le vacanze estive, come era solito fare tutti gli anni.
Questi sono i racconti di mamma Anna: «Eravamo abbracciate e io la coccolavo un po’. Fuori c’era aria di tempesta e il cielo era squarciato da grossi lampi seguiti da fragorosi tuoni. Mentre la tenevo tra le braccia, Sara mi disse: – Mamma, mi racconti una storia?».
La donna rispose così: «Amore, siamo state tutt’oggi al mare, la mamma è stanca, te la racconta domani. Ora dormiamo». Subito dopo le diede un bacio e sentendo silenzio, pensava che Sara si fosse addormentata e invece sentì subito dalla sua voce il seguente racconto:
– Quando ero piccola piccola ero in un posto lontano lontano, meraviglioso, su una nuvoletta.
– E con chi eri?
– Con Mamma Morena.
– E chi è Mamma Morena?
– È l’altra mia Mamma.
– L’altra tua mamma? Com’è questa Mamma Morena?
– È buonissima.
– Più buona di mamma Anna?
– Sì.
– Davvero, sei sicura?
– Sì.
– E di che colore ha i capelli?
– Blu.
– E gli occhi?
– Castani come i miei.
– E tu lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena?
– Sì. – Rispose con un sorriso che le illuminò il viso, lasciandomi senza parole.
– Dormiamo ora… buonanotte – le sussurrai.
Anna turbata dal racconto, andò a riferire tutto al marito e alla sorella Rosa.
Anna ci tiene a sottolineare che non c’era nessun parente o amica che si chiamasse con quel nome e così anche il 5 agosto, quando nuovamente si ritrovarono tutti insieme in spiaggia al villaggio “Stella Maris”, la piccola Sara nominò nuovamente mamma Morena:
Io le dissi: – Sara, non stare seduta sulla sabbia, su, che ti debbo mettere il costumino.
Lei mi rispose: – Mamma Morena non mi sgrida.
Poco dopo, si trovavano al tavolo di un bar tutta la famiglia e la bimba si era spostata andando verso le motociclette per i bambini poste su una pedana metallica, le moto ebbero un corto circuito e la bimba trovandosi sulla pedana venne fulminata, furono inutili i soccorsi.
I funerali si svolsero il 7 agosto alla chiesa di San Martino in Colle a Gubbio.
L’8 agosto, il padre della bimba Michele, decise di fare delle ricerche su internet per vedere se esisteva “mamma Morena” e con grande stupore trovò che in Bolivia, a Capocabana, esiste un santuario dedicato alla Madonna Morena, che si festeggia il 5 agosto, il giorno in cui la piccola confessò alla madre di aver incontrato Mamma Morena.
Nel settembre 2006, Michele, Anna e Rosa decidono di andare in pellegrinaggio in Bolivia.
Dopo la morte di Sara, molte sono le persone che testimoniano di avere ricevuto un miracolo e una guarigione pregando sulla tomba della bambina. Il caso di Sara adesso è nelle mani del nuovo vescovo di Gubbio monsignore Luciano Paolucci Bedini. (Rita Sberna)
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