I vescovi chiedono ai candidati al Parlamento europeo di includere i principi cristiani
I vescovi europei deplorano l’emarginazione politica e istituzionale delle posizioni cristiane nel Parlamento europeo.
Redazione (23/03/2024 15:40, Gaudium Press) Questa settimana i vescovi europei hanno invitato le istituzioni dell’Unione Europea ad adottare un maggiore dialogo tra lo Stato e la Chiesa, e i candidati al Parlamento a includere i principi cristiani nei loro programmi politici, in vista delle elezioni di giugno.
“Abbiamo notato chiaramente che una gran parte dei cittadini, che guardano con fiducia al futuro europeo attraverso il prisma dei valori cristiani, si sentono ora emarginati, poiché non hanno la possibilità di esprimere le loro posizioni e opinioni in modo autonomo e distinto”, affermano i vescovi in una dichiarazione del 20 marzo.
“Notiamo anche l’esclusione di qualsiasi riferimento appropriato ai valori cristiani nei testi dell’Unione Europea”, affermano i vescovi.
La dichiarazione congiunta del 20 marzo è stata firmata dalla Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (COMECE), dalla Conferenza delle Chiese europee, dall’Assemblea interparlamentare sull’Ortodossia e da Insieme per l’Europa , in vista delle elezioni parlamentari europee, che si terranno dal 6 al 9 giugno.
In queste elezioni, che si tengono ogni cinque anni, i cittadini dei 27 Stati membri dell’UE eleggono un totale di 720 membri del Parlamento europeo (MEPS), in rappresentanza di circa 448,4 milioni di persone.
La dichiarazione dei vescovi ha evidenziato la miriade di sfide che attende la Comunità, dalla crisi energetica, alla crescita economica lenta, ai rischi comuni per la sicurezza, alla crisi migratoria e alla guerra in corso della Russia contro l’Ucraina.
“Queste sfide”, prosegue il comunicato, “sono accompagnate da una più ampia crisi di valori nell’area europea, che mette in discussione i principi e le istituzioni democratiche”.
I firmatari hanno invitato i candidati parlamentari a promuovere i valori cristiani nei loro manifesti politici e nelle loro campagne elettorali. Hanno inoltre sottolineato l’importanza che le istituzioni dell’Unione Europea “riconoscano i valori cristiani come fondamento principale del progetto europeo”, in linea con le disposizioni descritte nell’articolo 17 (3) del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
Nella loro lettera del 20 marzo, i vescovi hanno sostenuto che i valori cristiani, che sono “condivisi da gran parte dei cittadini europei”, possono servire da barriera contro le sfide interne ed esterne all’Unione europea.
Con informazioni della CNA.
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