I vescovi polacchi, a tutela della vita,si oppongono alle leggi sull’aborto.
“Nessuno, in nome della libertà personale, ha il diritto di decidere della vita di un altro essere umano”, hanno detto i presuli.
Redazione (12/06/2024 17:16, Gaudium Press) La Conferenza episcopale polacca ha pubblicato una lettera in cui esprime la sua opposizione all’offensiva politica promossa nel Paese per legalizzare l’aborto, sottolineando che “nessuno, in nome della libertà personale, ha il diritto di decidere sulla vita di un altro essere umano”.
La Carta per la protezione della vita, adottata durante la 398ª Assemblea plenaria della Conferenza episcopale polacca a Varsavia, è stata resa pubblica nel contesto di crescenti pressioni da parte dei legislatori per smantellare le forti protezioni in Polonia, a favore della vita.
Il 12 aprile, i legislatori polacchi hanno votato per presentare proposte per eliminare il divieto quasi totale di aborto in questo Paese tradizionalmente cattolico, come riportato dall’AP.
Tra le modifiche proposte, due disegni di legge mirano a legalizzare l’aborto fino alla 12a settimana di gravidanza. Un’altra proposta mira a depenalizzare l’assistenza alle donne che cercano di abortire, che attualmente è un reato punibile.
I vescovi assicurano che “la vita di una nuova e unica persona umana inizia con il concepimento, cioè con la fusione delle cellule della madre e del padre. Da quel momento in poi, ogni essere umano deve avere il pieno diritto alla protezione della vita”.
Esprimendo preoccupazione per i tentativi di legalizzare “l’omicidio dei bambini nel grembo materno”, i vescovi li considerano “estremamente pericolosi per la sicurezza pubblica” e chiedono a tutte le persone di buona volontà di opporsi a tali iniziative.
La lettera sottolinea inoltre che “come pastori della Chiesa cattolica in Polonia, e allo stesso tempo cittadini del nostro Paese, abbiamo il diritto e il dovere di ricordare – ai fedeli della Chiesa cattolica e alle persone di buona volontà – che siamo obbligati a rispettare gli esseri umani, specialmente i più deboli e indifesi”.
I vescovi ribadiscono anche l’importanza delle famiglie accoglienti e dei matrimoni duraturi, dei genitori che proteggono la vita dei nascituri. Rendono omaggio alle madri che proteggono i loro figli in situazioni difficili e invitano i padri a rispettare il loro impegno a proteggere giuridicamente la vita umana.
Anche se le proposte di legge saranno approvate dal Parlamento polacco, probabilmente subiranno il veto del Presidente Andrzej Duda, un cattolico devoto che resterà in carica fino all’estate del 2025.
Il mese scorso infatti, Duda ha posto il veto su un disegno di legge che mirava a rendere la “pillola del giorno dopo” liberamente disponibile per le donne e le ragazze dai 15 anni in su.
La lettera dei vescovi sarà letta nelle chiese di tutta la Polonia domenica prossima, 16 giugno. I vescovi ringraziano coloro che difendono la vita e invitano tutti a “difendere con fermezza e sacrificio il Vangelo della vita” e a pregare per la protezione della vita.
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