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Il Brasile è unito nel nome della Madonna Aparecida

Psicologie e modi di essere si incontrano attorno all’immagine in terracotta, in un unico cuore e in un’unica anima. Cosa c’è dietro la devozione del popolo brasiliano alla Regina Aparecida?

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Redazione (12/10/2025 14:39, Gaudium Press) Dalle acque torbide di un fiume impetuoso all’altare del più grande santuario mariano del mondo. Dal completo anonimato agli onori reali e militari. Un tempo avvolta dall’oblio, ora adornata dagli abiti e dai gioielli della sua regalità.

Come comprendere il percorso della piccola statua seicentesca – dalla sua scoperta, nel XVIII secolo fino ai giorni nostri – senza gli occhi della fede e dell’ardente devozione mariana? Come non percepire i simbolismi che punteggiano il suo glorioso percorso?

Ho scelto e santificato questo luogo

Nonostante la particolare invocazione, la devozione a Nostra Signora Aparecida non è nata da alcuna apparizione o fenomeno mistico straordinario; non c’è stato alcun evento clamoroso che ne abbia segnato l’inizio, come nei casi di Fatima, Lourdes, Guadalupe o del Rosario di Lepanto.

No, Maria Santissima aveva semplicemente scelto tre modesti pescatori perché recuperassero la sua statuetta, con il corpo e la testa allora separati, dalle acque fangose di un fiume nell’entroterra di San Paolo.

È vero che molti miracoli, a cominciare dalla famosa pesca miracolosa, figurano nella storia della Patrona del Brasile; tutti, comunque, con un tono distintivo di semplicità, affabilità e affetto materno. È proprio la Santissima Vergine che si manifesta al Brasile come sua tenera Madre, secondo la psicologia di questo popolo numeroso.

I miracoli si moltiplicano, la devozione si espande

Numerosi miracoli sono stati operati, per intercessione della Vergine Aparecida, sin dagli albori di questa devozione.

Sono noti episodi come quello delle candele che si accesero da sole davanti all’immagine, delle catene dello schiavo che si sciolsero miracolosamente, della bambina cieca che riacquistò la vista e del cavaliere sacrilego, caduto da cavallo quando gli zoccoli dell’animale si bloccarono al suolo, impedendogli l’ingresso indegno nel recinto sacro.

Questi e molti altri fatti miracolosi contribuirono all’aumento e alla diffusione della devozione all’immagine della Vergine, che nel 1888 – 170 anni dopo la sua scoperta – si trovava già sull’altare di una chiesa, poi diventata basilica, a lei dedicata.

I re le porteranno offerte e tributi

La devozione a Nostra Signora Aparecida mise radici nel popolo brasiliano. Da devozione popolare, divenne sempre più ufficiale.

L’amore della Santissima Vergine era ricambiato nella Terra della Santa Croce. Ciò è dimostrato dai seguenti eventi della storia di Nostra Signora Aparecida: nel 1888, la principessa Isabel offrì alla regina del Brasile una corona d’oro e un mantello riccamente adornato; nel 1904 ebbe luogo la solenne incoronazione dell’immagine per ordine di Papa San Pio X; nel 1930, per mandato di Pio XI, Nostra Signora Aparecida fu nominata patrona del Brasile; nel 1967 ricevette il titolo di Generalissima dell’Esercito Brasiliano e nel 1980 la legislazione brasiliana la riconobbe ufficialmente come Patrona del Brasile, stabilendo come festa nazionale il suo giorno, il 12 ottobre.

Tali eventi non si sarebbero mai verificati se Maria Santissima non fosse stata sulle labbra e nel cuore di migliaia e milioni di brasiliani che hanno fatto di Lei la loro vera Regina e Madre.

Simbolo e causa della nostra unione

Quando fu recuperata dalle acque del fiume Paraíba, l’immagine miracolosa era divisa: il corpo e la testa erano separati l’uno dall’altra.

Prendendo spunto da questo fatto, possiamo tracciare un’analogia con ciò che dice San Paolo nella sua Prima Lettera ai Corinzi (I Cor 12). C’è, afferma l’Apostolo, una diversità di carismi e vocazioni all’interno della stessa Chiesa, così come c’è diversità di membra in un medesimo corpo.

Ora, che ne sarebbe di un corpo se le sue membra entrassero in conflitto tra loro e ciascuno si considerasse indipendente? Per quanto nobili siano gli occhi, per quanto agili siano le braccia e le mani, per quanto indispensabile sia il cuore, ci sarebbe un grande sconvolgimento dell’intero corpo se i piedi non svolgessero la loro funzione. D’altra parte, se i polmoni smettessero di funzionare per cinque minuti, vedremmo a cosa servono le orecchie acute o il palato raffinato di qualcuno.

Un corpo sta bene solo quando in esso regna l’armonia. E un membro sarà vivo solo se unito al corpo. Così, mutatis mutandis, è per il nostro Brasile.

Basilica de aparecida

Da Oiapoque a Chuí, uniti da Maria in un solo cuore

Dalla poesia e dalla grazia del baiano all’affermazione e allo spirito bellicoso del gaúcho. Dalla discrezione e dall’acume politico del Minas Gerais all’intelligenza e  all’eloquenza del Pernambuco. Dall’ordine e dalla distanza del paulista alla contagiosa allegria e gentilezza del carioca. Ecco, riassunte in poche righe, le ricchezze del nostro Brasile.

Tante psicologie, tanti modi di essere e tante culture sono unite in un’immensa nazione che ha Maria come Madre. Perché i suoi membri, per quanto diversi possano essere, saranno sempre legati tra loro dal corpo di cui fanno parte

Non sarà forse che Nostra Signora, apparendo con un’immagine divisa, non volesse indicare che in Lei e per Lei si sarebbe data l’unione del popolo brasiliano, e che Lei sarebbe stata il fattore della nostra unione?

E ancora, non è forse vero che, permettendo un attentato fatale alla sua immagine miracolosa (nell’anno 1978) che l’aveva ridotta in quasi duecento frammenti, non aveva forse simboleggiato il piano del demonio nei confronti di questa grande nazione: dividerla e disunirla distruggendo la memoria della Santissima Vergine del suo popolo?

Ma l’immagine di Nostra Signora Aparecida non è scomparsa: è stata restaurata da mani brasiliane. Così anche la figura di Maria non potrà mai scomparire dal cuore degli autentici brasiliani delle più svariate regioni.

Alla Vergine Aparecida la nostra gratitudine

Cosa dire alla nostra Regina, Nostra Signora Aparecida, in segno di gratitudine per i tanti benefici? Non c’è grazia paragonabile a quella di averla come Madre, Regina e Patrona.

Le parole di Isaia alla città di Gerusalemme si applicano bene a Lei: “I popoli camminano alla tua luce e i re al bagliore della tua aurora. Alza gli occhi e guarda, tutti si sono riuniti e sono venuti a te. I popoli e i regni che non ti serviranno moriranno, tali nazioni subiranno devastazioni. A te verranno, a testa bassa, i figli di coloro che ti hanno umiliato, e baceranno le impronte dei tuoi piedi. Ti ho reso l’orgoglio dei secoli” (cfr. Is 60, 3-4; 12; 14-15)

Di João Paulo Bueno

 

 

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