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Il cardinale di Gerusalemme si offre in cambio degli ostaggi di Hamas

Il Patriarca latino di Gerusalemme ha dichiarato la sua “assoluta disponibilità” a offrirsi in cambio dei bambini tenuti in ostaggio da Hamas.

Cardeal Pizzaballa

Foto: Wikipedia

Redazione (17/10/2023 09:53, Gaudium Press) Il cardinale di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, si è offerto come scambio per la liberazione dei bambini ostaggi di Hamas. “Se questo può portare la libertà, riportare questi bambini a casa, nessun problema. Da parte mia, disponibilità assoluta”, ha risposto il Patriarca latino di Gerusalemme alla domanda di un giornalista ieri nel corso di una conferenza stampa online.

Ha ribadito che è “necessario trovare una via d’uscita, trovare un modo per liberare gli ostaggi. Dobbiamo farlo. Un gesto concreto potrebbe portare a riconsiderare gli attuali sviluppi. “Altrimenti sarà molto difficile fermare questi eventi. Siamo disponibili, possiamo anche impegnarci, siamo pronti, tutto ciò che può ripristinare un minimo di calma e di distensione, siamo pronti”.

Deplorando la “barbarie commessa sabato scorso da Hamas”, il Patriarca di Gerusalemme ha descritto la situazione a Gaza, ha espresso il timore di un possibile attacco di terra da parte di Israele sulla Striscia di Gaza e ha manifestato preoccupazione per un conflitto che potrebbe estendersi e diventare “regionale”.

Cosa potrebbe accadere a Gaza, con “due milioni di persone chiuse nelle loro case”? Il cardinale ha riferito che la comunità, composta da circa mille persone, è riunita al completo nelle strutture ecclesiastiche: 500 sono nella Chiesa latina, altre 400 hanno trovato riparo nella Chiesa greco-ortodossa. Circa 300, sia cristiani che musulmani, sono ospitati dall’organizzazione ecumenica cristiana YMCA.

Nei giorni scorsi, anche Papa Francesco ha chiesto la liberazione degli ostaggi. Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha proposto il Vaticano come mediatore nella vicenda. La Santa Sede vuole cercare di garantire che almeno alcuni degli ostaggi possano tornare, ha sottolineato Pizzaballa. Ma è difficile parlare con Hamas. Hanno ucciso brutalmente circa 1.300 persone e ne hanno deportate almeno 150 a Gaza. Israele ha risposto con duri contrattacchi e ha chiesto al Vaticano di condannare i massacri di Hamas del 7 ottobre.

 

Con informazioni di Vatican News

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