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Il Cardinale Parolin all’Onu critica la promozione dell’aborto e dell’ideologia gender

 “La Santa Sede non considera l’aborto o l’accesso all’aborto, o agli abortivi, come ‘salute sessuale riproduttiva’ e ‘diritti riproduttivi’”, ha detto il Segretario di Stato vaticano.

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Redazione (26/09/2024 12:45, Gaudium Press) Nell’intervento al “Future Summit” delle Nazioni Unite a New York, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, ha sottolineato la necessità di promuovere la dignità della persona umana e ha espresso la disapprovazione del Vaticano per la promozione dell’aborto e dell’ideologia gender da parte dell’assemblea.

Il prelato si è rivolto ai membri delle Nazioni Unite riuniti per il vertice di lunedì. Pur lodando i partecipanti al vertice per il loro impegno nel dialogo, Parolin ha detto che c’è “bisogno di ripensare le azioni in una serie di aree”.

Il cardinale ha espresso le preoccupazioni del Vaticano riguardo al documento intitolato “Patto per il futuro”, adottato dai partecipanti al vertice di domenica. Ha detto che “in conformità con la sua particolare natura e missione, [la Santa Sede] desidera esprimere le sue riserve” sulla promozione dell’aborto e dell’ideologia di genere da parte dell’assemblea.

La Santa Sede mantiene lo status di “osservatore permanente” senza diritto di voto alle Nazioni Unite.

Il termine “genere” si basa sull’identità sessuale biologica maschile o femminile.

Sebbene il “Patto per il futuro” adottato al vertice non menzioni esplicitamente l’aborto, esso afferma l’obiettivo del vertice di “garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti riproduttivi”. ‘Salute riproduttiva’ e‘diritti riproduttivi’ sono termini usati per riferirsi a una serie di servizi sanitari, principalmente per le donne, che spesso includono l’aborto.

“Per quanto riguarda i termini ‘salute sessuale e riproduttiva’ e ‘diritti riproduttivi’, la Santa Sede ritiene che questi termini si applichino a un concetto olistico di salute, che abbraccia, ciascuno a suo modo, la persona nella sua totalità di personalità, mente e corpo, e favorisce il raggiungimento della maturità personale nella sessualità e nell’amore reciproco e nel processo decisionale che caratterizzano la relazione coniugale tra un uomo e una donna, in conformità con le norme morali”, ha detto Parolin.

“La Santa Sede non considera l’aborto o l’accesso all’aborto, o agli abortivi, come una dimensione di questi termini”, ha chiarito.

“Con riferimento al ‘genere’”, ha continuato Parolin, “la Santa Sede intende il termine come basato sull’identità sessuale biologica maschile o femminile”.

Il cardinale ha fatto riferimento ad altri temi come la povertà, la ricerca della pace, il disarmo globale, tra gli altri.

Con informazioni della CNA.

 

 

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