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Il Cardinale Piacenza: per portare la pace la confessione sacramentale

 “Questi giorni sono, per tutta la Chiesa, un momento di affettuoso ricordo di tutti coloro che ci hanno preceduto”, ha detto a proposito della festa di Ognissanti.

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Redazione (01/11/2023 13:16, Gaudium Press) Pensando agli innocenti che in questi giorni muoiono in guerra, si può sperare nella riconciliazione, nella misericordia e nella pace di Cristo attraverso la Confessione, ha detto il Cardinale in una lettera pubblicata questa settimana, in vista della Solennità di Tutti i Santi.

Il Cardinale, Penitenziere della Chiesa, ha affermato che “questi giorni sono, per tutta la Chiesa, un tempo di affettuoso ricordo di tutti coloro che ci hanno preceduto, e specialmente in questi tragici tempi di guerra, di tutti gli innocenti che, anche senza sapere perché, continuano a morire”, ha scritto.

Il Cardinale ha ricordato le parole di Cristo sul Monte delle Beatitudini: “Beati gli operatori di pace”.

“Questa è la pace donata da Dio, che chiede di essere costruita dagli uomini, a partire dalla pace nei nostri cuori, perché solo coloro che sono riconciliati con Dio e con se stessi possono essere veramente pacifici”, ha detto.

Il Cardinale Piacenza ha invitato i sacerdoti a una “grande generosità” nell’ascoltare le confessioni, “perché con esse si rafforza l’indispensabile legame con Cristo e, nel caso di peccato grave, si ricrea”. Il perdono fortifica “tutta la Chiesa”, ha detto.

Riflettendo sulla celebrazione della Chiesa di “Ognissanti” e dei “Defunti”, rispettivamente il 1° e il 2 novembre, Mons. Piacenza ha ricordato che “la Chiesa non è solo quella visibile ai nostri occhi, ma anche la Chiesa Trionfante in Cielo, secondo la comunione dei santi, e la Chiesa Purgante, in cammino verso la piena comunione con Dio, per la quale preghiamo mentre commemoriamo i fedeli che sono partiti” verso l’eternità.

“Tutto il Corpo di Cristo ha un capo, che è Cristo stesso, mentre il suo corpo visibile, tangibile e udibile è costituito dai fratelli e dalle sorelle che ci sono vicini e che vivono la stessa partecipazione a questo mistero”, ha aggiunto il Cardinale.

 

(Con informazioni della CNA).

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