Il Custode della Terra Santa dà i consigli per vincere le tentazioni
Il consiglio di fra’ Francesco Patton è di nutrirsi della Parola di Dio e di confidare in Lui.
Redazione (06/03/2023 17:16, Gaudium Press) Gerusalemme ha celebrato il primo sabato di Quaresima con il tradizionale ingresso solenne del Patriarca latino nella Basilica del Santo Sepolcro, Mons. Pierbattista Pizzaballa, accompagnato da due file di frati francescani.
L’ingresso al sito è avvenuto attraverso una processione cantata, partita dalla Cappella dell’Apparizione del Risorto seguendo il tradizionale percorso che, dal 1336, i francescani compiono quotidianamente all’interno della Basilica.
Recita dell’Ufficio delle Letture e celebrazione della Messa di Veglia
Nella notte tra sabato e domenica, i religiosi francescani si sono riuniti presso il Santo Sepolcro per recitare il solenne Ufficio delle Letture e partecipare alla celebrazione della Santa Messa di Veglia presieduta dal Custode di Terra Santa, fra’ Francesco Patton. Questa tradizione si ripete nelle domeniche di Quaresima dal 1754.
La celebrazione eucaristica si è svolta nella cappella della Crocifissione, al Calvario. Nell’omelia, fra’ Patton ha assicurato che “il modo migliore per vincere la tentazione è, da un lato, nutrirsi della parola di Dio e, dall’altro, fidarsi di lui invece di sfidarlo costringendolo a compiere miracoli.
Dio deve essere al centro dei nostri pensieri
Commentando il Vangelo del giorno, che riportava l’episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto, il Custode di Terra Santa ha sottolineato che “per vincere la tentazione, bisogna venerare Dio che deve essere al centro dei nostri pensieri, dei nostri affetti e della nostra persona, perché nel momento in cui smettiamo di adorarlo diventiamo schiavi di altre realtà”.
Infine, padre Patton ha sottolineato che “la Quaresima ci mette di fronte a una realtà di fragilità, ma ci dà anche gli strumenti per non esserne vittime, sottomessi e schiavi”. E ha concluso esortando i fedeli a camminare “con fiducia in questi quaranta giorni verso la Pasqua, verso quel giorno in cui ricorderemo il dono della vita nuova che abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo”. (EPC)
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