Il governo britannico vieta l’espressione “celebrazioni natalizie”
Il governo vieta ai dipendenti pubblici l’espressione “celebrazioni natalizie” da sostituire con “celebrazioni festive”
Redazione (15/12/2022 13:53, Gaudium Press) L’ondata di laicismo leggero, e a volte non così leggero, che vuole cancellare ogni traccia di cristianesimo dalla cultura e dallo spazio pubblico, non si placa. Mentre il Messico vuole vietare qualsiasi tipo di manifestazione religiosa, come i presepi nei luoghi pubblici, arriva la notizia che, su richiesta diretta del governo britannico, i funzionari governativi dovranno evitare la parola “Natale” in questi giorni e dovranno usare espressioni come “celebrazioni festive”. Il motivo? Presumibilmente per evitare di offendere o escludere le persone di fede religiosa che non celebrano il Natale, compreso, probabilmente, lo stesso Primo Ministro Rishi Sunak, che è un praticante dell’induismo.
È chiaro che la direttiva governativa non tiene conto né del rispetto dovuto al cristianesimo, che rimane ancora il credo maggioritario della popolazione, né dei diritti dei propri funzionari cristiani all’esercizio della loro libertà religiosa.
Come accade spesso in questi casi, l’iniziativa governativa viene sostenuta da alcuni organi di stampa come promotrice di “diversità e inclusione”, quando di fatto ciò che fa è escludere dalla sfera culturale un credo, il cristianesimo, che ha dato identità a quella nazione.
Il Daily Mail scrive che “il governo non ha emanato un indirizzo generale sulle festività natalizie, ma i singoli funzionari hanno dato le loro interpretazioni basandosi sul “ciò che c’è di comune per la fede e il credo ufficiale”.
Antecedenti
Discussioni di questo tipo hanno già avuto luogo, ad esempio, nell’Unione Europea.
Sul finire dell’anno passato hanno fatto scandalo le istruzioni della Commissione europea per i suoi funzionari che, anche in nome di una “comunicazione inclusiva”, rivelava in realtà una certa avversione nei confronti della fede cristiana, chiedendo di evitare qualsiasi allusione diretta al Natale.
Per esempio, aveva invitato a non usare frasi come “il periodo natalizio può essere stressante”, ma a sostituirlo con “le vacanze possono essere stressanti”. Alla fine però tali indicazioni furono ritirate.
All’epoca della discussione, l’eurodeputato Jorge Buxadé aveva accusato l’UE di “diventare il braccio esecutivo di tutto ciò che distrugge ciò che è prezioso”. “Sì a Betlemme. Gesù Cristo è nato da Maria e Giuseppe. Anche le élite dell’epoca volevano ucciderlo, ma Lui ha cambiato il mondo in meglio. L’Europa è diventata cristiana e da allora e per sempre diremo: Buon Natale”, così si espresse l’eurodeputato.
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