Il nome di Gesù, il “Consigliere prudente, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”
Il Santissimo Nome di Gesù annunciato dall’arcangelo Gabriele alla Vergine benedetta.
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Redazione (03/01/2023 14:25, Gaudium Press) Oggi la Chiesa celebra la festa del Santissimo Nome di Gesù, che fu annunciato dallo stesso arcangelo Gabriele alla Beata Vergine.
Quanto deve essersi stupita la Vergine – che meditava ogni cosa nel suo cuore – quando l’arcangelo Gabriele le disse, al momento dell’Annunciazione: “E lo chiamerai Gesù” (Lc 1,31).
Che potere ha questo nome? Isaia, il “quinto evangelista”, lo vedeva già otto secoli prima della nascita del Salvatore: “È il suo nome, saggio Consigliere, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” (Is 9,5).
È il più dolce e il più santo dei nomi; è un simbolo sacratissimo del Figlio di Dio, efficacissimo per attirare su di noi le grazie e i favori celesti. Il Signore stesso ha promesso: “Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (Gv 15,16). Che magnifico invito a ripeterlo incessantemente e con sconfinata fiducia!
Nel XIII secolo, Papa Gregorio X esortò i vescovi del mondo e i loro sacerdoti a pronunciare più volte il nome di Gesù e a incoraggiare il popolo cristiano a riporre tutta la sua fiducia in questo nome onnipotente come rimedio contro i mali che minacciavano la società del tempo.
I miracoli del nome di Gesù
Un potente esempio dell’efficacia del Santo Nome di Gesù si ebbe durante la devastante epidemia che colpì Lisbona (Portogallo) nel 1432. Tutti coloro che potevano erano fuggiti dalla città, in preda al terrore, diffondendo così la malattia in ogni angolo del Paese. Migliaia di persone erano morte. Tra gli eroici membri del clero che prestarono assistenza ai moribondi c’era un venerabile vescovo domenicano, Mons. Andrés Diaz, che incoraggiava la popolazione a invocare il Santo Nome di Gesù.
Girava instancabilmente per il Paese, esortando tutti, anche coloro che erano stati risparmiati dalla terribile malattia, a ripetere: ‘Gesù, Gesù’. “Scrivete questo nome su carte e tenetele sul vostro corpo; di notte mettetele sotto il vostro cuscino; appendetele alle vostre porte, ma soprattutto invocate continuamente questo nome potentissimo con le vostre labbra e nei vostri cuori.
Quale fu la meraviglia! In un periodo di tempo incredibilmente breve il Paese fu completamente liberato dall’epidemia e il popolo continuò così a confidare con gratitudine e amore nel Santo Nome del nostro Salvatore. Tale fiducia si diffuse dal Portogallo alla Spagna, alla Francia e al resto del mondo.
San Paolo e il nome di Gesù
L’Apostolo è per eccellenza l’alfiere del nome di Gesù. Egli diceva che questo è “il nome che sta al di sopra di ogni nome” ed esaltava il suo potere con queste parole: “Perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, in terra e negli inferi” (Fil 2,10).
San Bernardo poi era colmo di gioia e consolazione ineffabile quando ripeteva il nome di Gesù; sentiva come del miele in bocca e una pace deliziosa nel cuore. San Francesco di Sales non esitava ad affermare che chi ha l’abitudine di ripetere frequentemente il nome di Gesù può essere sicuro di ottenere la grazia di una morte santa e felice. Un altro immenso favore!
Ma questo grande dono non richiede forse un qualche impegno?
Sì, oltre a tanta fiducia e gratitudine, è necessario il desiderio sincero di vivere in piena armonia con le infinite bellezze contenute nel Santissimo Nome di Gesù, nonché – a imitazione del venerabile vescovo portoghese Andres Diaz – l’impegno a diffonderlo ovunque. Degna di ogni lode è la madre cattolica che insegna ai suoi figli a pronunciare i dolci nomi di Gesù e di Maria ancor prima di dire papà e mamma, e a condurre la propria vita in accordo con quella di questi due modelli divini.
(Tratto da una nota apparsa su Revista Arautos do Evangelho, gennaio/2005, n. 37, pp. 22
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